Gentilissime Autorità, la scrivente Associazione, Società italiana di geologia ambientale (Sigea) – Aps, riconosciuta come associazione di protezione ambientale, desidera porre l’attenzione sulla drammaticità del momento che sta vivendo il Paese interessato in diverse regioni da incendi che stanno devastando boschi e macchia mediterranea, anche in aree protette, e tutto il loro ecosistema.
Quello che si sta registrando dall’inizio dell’estate 2021 in diverse realtà territoriali è l’uso di centinaia di incendi, solo in minima parte colposi e nella maggior pare dei casi dolosi, come atto di violenza illegittima nei confronti dell’ambiente, del patrimonio naturalistico, degli ecosistemi, delle economie e tradizioni culturali delle popolazioni locali. Questa violenza messa in atto in maniera organizzata è finalizzata a incutere terrore nei membri della popolazione, degli imprenditori, delle istituzioni e a destabilizzarne l’ordine ambientale, sociale ed economico. Il sospetto è che azioni così violente e ben organizzate mirino a conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, con l’intento di impedire lo sviluppo sociale ed economico di quelle aree interne con grandi potenziali basate sulle risorse ambientali e naturali.
Questi reati contro il patrimonio ambientale e naturalistico del nostro Paese e contro lo sviluppo delle economie e delle tradizioni culturali delle popolazioni locali, non possiamo che definirli terrorismo ambientale, e come tali vanno contrastati e combattuti con convinzione per evitare che gli ideatori realizzino il loro malvagio progetto.
Per quanto premesso, chiediamo che nella riforma della giustizia in corso di definizione sia valutato attentamente la possibilità di trattare reati contro il patrimonio ambientale e naturalistico come azioni di terrorismo ambientale.
Lo ha affermato e scritto Antonello Fiore, geologo e Presidente nazionale della società italiana di geologia ambientale, nella lettera inviata Roma, al Presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Mario Draghi, al Presidente del Senato, Senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera, onorevole Roberto Fico, alla Ministra della Giustizia prof.ssa Marta Cartabia.
R. V. G.