L’attività di contrasto agli incendi grazie ai Carabinieri forestali
Gli incendiari, sia affetti dalla sindrome propria dei piromani, sia spinti da interessi propri, come i pastori e gli agricoltori, hanno dilagato. Però l’azione dei Carabinieri forestali non è stata da meno e molti sono gli arrestati e i denunciati. E restiamo in attesa di conoscere quanti ettari di bosco sono andati perduti, un patrimonio prezioso per combattere i cambiamenti climatici e per porre un freno al dissesto idrogeologico
Quest’anno, complice un incremento ancora ingovernato dei cambiamenti climatici, il calore ha favorito, nell’area mediterranea, la diffusione di incendi boschivi.
Gli incendiari, sia affetti dalla sindrome propria dei piromani, sia spinti da interessi propri, come i pastori e gli agricoltori, hanno dilagato.
Però l’azione dei Carabinieri forestali non è stata da meno e molti sono gli arrestati e i denunciati. E restiamo in attesa di conoscere quanti ettari di bosco sono andati perduti, un patrimonio prezioso per combattere i cambiamenti climatici e per porre un freno al dissesto idrogeologico.
L’ultimo intervento è stato quello sul Monte Argento, in comune di Terni, ieri, verso le 12:40. Mentre i Vigili del Fuoco intervenivano con le operazioni di spegnimento, richiedendo l’intervento di mezzi aerei e del Canadair, i Carabinieri forestali (Stazione di Terni e di Ferentillo, coordinati dal Nipaaf di Terni) avviavano immediatamente le indagini, individuando prima con rilievi tecnici sul posto l’area di insorgenza dell’incendio (un tratto di strada bianca, retrostante il cimitero di Papigno e sottostante l’area boscata, recante tracce di recente bivacco e sosta) e accertando che, in concomitanza con l’inizio del fuoco, era stata segnalata la presenza di un uomo, visto allontanarsi a piedi proprio da tale strada. Scattava immediatamente la ricerca dell’uomo, che veniva trovato negli immediati dintorni da parte dei Carabinieri forestali: si identificava il soggetto e si accertava che aveva con sé accendini, candele e materiale facilmente infiammabile (carte, volantini, ecc.), analogo a quello trovato sul luogo di accensione. In sintonia con le indicazioni della Procura di Terni (Sost. Proc. dott. Stramaglia), l’uomo veniva prima sentito e poi, alla fine di definitivi accertamenti, veniva individuato come il responsabile dell’incendio. L’uomo, di 60 anni, italiano senza fissa dimora, dichiarava e ribadiva più volte, anche di fronte al magistrato, di essere stato lui ad appiccare il fuoco, in preda ad un istinto di piromania, e di essere pronto a rifarlo.
Scattava quindi per l’uomo l’arresto e la traduzione in carcere per il reato di incendio boschivo doloso. Al momento l’incendio risulta sotto controllo e la superficie bruciata è di circa quattro ettari.
Altri casi
AGNONE (IS): è stato arrestato in flagranza, per incendio boschivo, un 52enne che aveva appiccato le fiamme in un’area boschiva, provocando un incendio che si era propagato per circa 1 ettaro, arrivando a lambire le abitazioni. L’uomo, che aveva tentato invano di fuggire, è stato trovato dai militari con tracce di fuliggine e in possesso di due accendini. Già in passato era stato arrestato per aver incendiato 30 ettari di bosco, nella stessa area.
TROINA (EN): i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato due piromani intenti ad appiccare le fiamme in una delle zone più importanti dal punto di vista naturalistico della Sicilia, quella dei Monti Nebrodi. La zona, ricadente in area boschiva protetta facente parte di un parco naturale, era stata individuata quale obiettivo di incendi da parte di un 80enne originario di Cesarò gravato da precedenti e un 25enne albanese, entrambi allevatori. La loro azione è stata interrotta dai militari, che stavano pattugliando la SS 120 che unisce le province di Enna e di Messina e notavano i due mentre appiccavano alcuni punti di fuoco. Alla vista dai carabinieri, gli uomini tentavano un’inutile fuga ma venivano bloccati. Dalla conseguente perquisizione venivano trovati nella loro disponibilità alcuni inneschi, costituiti da piccole taniche contenenti carburante e vari accendini.
Già nei giorni precedenti i Carabinieri del Comando Provinciale di Enna avevano tratto in arresto, in esecuzione di provvedimento cautelare, un altro incendiario che aveva appiccato delle fiamme nel territorio di Valguarnera.
ASCIANO (SI): è stato individuato e denunciato per incendio colposo il responsabile del rogo divampato ad Asciano nei giorni scorsi. Dalla ricostruzione dei Carabinieri forestali, l’uomo si trovava al lavoro in un cantiere edile per la ristrutturazione di un podere e, con imperizia e negligenza, aveva provveduto a bruciare residui derivanti dalla propria attività lavorativa. L’area interessata dalle fiamme è risultata pari a 133 ettari, tra terreni incolti, pascoli, colture agrarie e bosco. L’incendio ha costituito un pericolo per la pubblica incolumità in quanto nella zona risultano presenti diverse unità abitative e strutture ricettive.
CASARZA LIGURE (GE): i Carabinieri hanno deferito per incendio boschivo colposo un pensionato 81enne il quale, a seguito del malfunzionamento di una stufa a legna in una baracca nella sua disponibilità, aveva accidentalmente innescato un incendio propagatosi per circa 6 ettari di bosco.
ORTONA (CH): ad esito di indagini, è stato deferito per incendio boschivo colposo un 64enne, imprenditore agricolo, individuato come responsabile dell’innesco di un grave incendio registrato in zona. Dalla ricostruzione dei militari è emerso che l’uomo aveva perso il controllo delle fiamme mentre bruciava gli sfalci del proprio oliveto. L’incendio si era propagato per circa 30 ettari, danneggiando il cimitero canadese del secondo conflitto mondiale, una porzione della Riserva Naturale dell’Acquabella e due ripetitori.
(Fonte Comando Generale Carabinieri)