Nessuna istituzione ispirata dalla paura lavora per la vita. È la speranza, non la paura, il principio creatore delle cose umane. Piano B ha ristampato «Il credo dell’uomo libero»
«Se si ammette che una condizione di dubbio razionale sarebbe desiderabile, diventa importante capire perché, nel mondo moderno, ci sia così tanta certezza irrazionale».
«Il credo dell’uomo libero» (Piano B, 14 euro, 186 pag., in uscita il 3 marzo) nella nuova edizione ampliata con materiali inediti è una raccolta di saggi brevi del filosofo e matematico gallese dove sono espressi i temi che hanno reso Russell un «best seller» del XX secolo: la libertà dal potere, la libertà di culto e dal culto, libertà dal fanatismo e dall’oscurantismo scientifico e sociale.
La raccolta contiene il saggio inedito Libero pensiero e propaganda (1922) pubblicato per la prima volta a New York 100 anni fa, e «Quali desideri sono politicamente importanti», il discorso di ringraziamento che Russell pronunciò dopo che gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura nel 1950.
Russell con uno stile inconfondibile dimostra ancora una volta una raffinata presa sull’attualità, confermandosi un pensatore tra più originali e lucidi della nostra epoca.
Il filo conduttore che tiene legati i vari scritti è il rapporto dell’uomo con la libertà sviscerato attraverso temi chiave che riguardano profondamente la società contemporanea:
– il pensiero libero che si realizza quando è esposto alla libera concorrenza tra le convinzioni, cioè quando tutte le convinzioni sono in grado di presentare le proprie ragioni
– la «volontà di dubitare». Nessuna delle nostre convinzioni è mai del tutto vera, e tutte hanno almeno una penombra di vaghezza ed errore. Per aumentare il grado di verità delle nostre credenze dobbiamo mettere alla prova i nostri pregiudizi discutendo con persone che hanno il pregiudizio opposto
– la riforma dell’educazione che dovrebbe avere l’obiettivo di incoraggiare i giovani a formare i propri giudizi in autonomia e a pensare e sentire per conto proprio, non ad accettare passivamente i pensieri e i sentimenti degli altri
– l’utilità dell’intelligenza. Il pensiero è grande e repentino e libero; è la luce del mondo e la più nobile gloria dell’uomo. Ma se vogliamo che il pensiero diventi il possesso di molti e non il privilegio di pochi, dobbiamo farla finita con la paura. Nessuna istituzione ispirata dalla paura lavora per la vita. È la speranza, non la paura, il principio creatore delle cose umane.
L’appello di Russell, positivo e costruttivo, è guidato da un principio razionale e cristallino ed è indirizzato alla diffusione del temperamento scientifico, come atteggiamento mentale volto alla ricerca di soluzioni non dogmatiche, e alla diffusione di un’opinione pubblica illuminata. E un’opinione pubblica illuminata può essere generata solo dagli sforzi di coloro che desiderano che esista.
(Fonte Piano B edizioni)