E dai rifiuti può rinascere una… batteria

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arance frutta campagna
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Gli scarti degli agrumi per riciclare batterie

AraBat, una originale Startup pugliese propone un nuovo e alternativo processo idrometallurgico per riciclare le batterie esauste, sostituendo i classici acidi forti inquinanti con gli scarti degli agrumi, come la buccia delle arance che contiene acido citrico e zuccheri riducenti

Scarti degli agrumi per il riciclo di batterie esauste e il recupero dei metalli preziosi e un ricercatore Project Manager nella ricerca e sviluppo che ha lasciato Edinburgh Napier University in Scozia per partecipare ad una originale startup pugliese.

Si può sintetizzare così questa iniziativa che si chiama AraBat.

Costituita da cinque giovanissimi laureati pugliesi (gli ingegneri gestionali Raffaele Nacchiero e Giovanni Miccolis, gli economisti Vincenzo Scarano e Leonardo Renna, l’ingegnere dei materiali Leonardo Binetti, ricercatore presso la Edinburgh Napier University in Scozia), AraBat conta, tra i suoi componenti, anche Gian Maria Gasperi (coordinatore del CTS di AraBat, direttore di Aforis – Impresa Sociale) e un network fatto di importanti attori locali (Università di Foggia, Politecnico di Bari, Marchionni Srl, Gruppo Aforis, Associazione NemicoRe).

Ispirata a una pubblicazione scientifica della Nanyang Technological University di Singapore, AraBat propone un nuovo e alternativo processo idrometallurgico per riciclare le batterie esauste, sostituendo i classici acidi forti inquinanti (oggi comunemente utilizzati, come acido cloridrico e solfidrico) con gli scarti degli agrumi, come la buccia delle arance che contiene acido citrico (un acido debole poco inquinante) e zuccheri riducenti.

Dando una nuova vita agli scarti agrumari e riciclando le batterie ormai a fine vita, la startup punta a recuperare (con lo stesso processo, basato su un trattamento di lisciviazione verde) e vendere i composti metallici contenuti nei corpi esausti delle batterie, a base di litio, cobalto, nichel e manganese. Trattasi di una proposta di valore unica nel suo genere nell’intero panorama europeo: pochissimi sono i riciclatori idrometallurgici di batterie al litio in Europa (circa una decina, prevalentemente in Germania) e nessuno di questi sfrutta un processo così sostenibile e circolare.

image_6483441Il 23 febbraio si terrà il primo evento pubblico della startup, organizzato dalla Regione Puglia, presso la Sala Convegni (via Gentile 52 Bari). Sarà possibile seguirlo con la diretta sulla pagina Facebook della Regione Puglia.

 

R. V. G.