Qual è la vera conservazione?

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La Giornata della Terra il giorno dopo. Uno sviluppo sempre più (In)Sostenibile! Verso un Pianeta tutto desertificato? Il pianeta nelle nostre mani

Al giorno d’oggi appare evidente che sulla Terra il rapporto tra Uomo e Ambiente risulta ormai squilibrato per colpa dell’Uomo, che con i suoi eccessi non solo danneggia la Natura, ma porta alla rovina una società umana sempre più incosciente e meno responsabile. Eppure i primi allarmi erano stati già lanciati nel secolo scorso da scienziati e studiosi avvertiti, come Albert Einstein, Jean Dorst, Konrad Lorentz e Rachel Carson: ai quali, purtroppo, non era stato prestato ascolto.

Vediamo ad esempio cosa affermavano i fratelli Eugene P. & Howard T. Odum, padri della moderna Ecologia, nel loro lavoro precursore dell’anno 1972 «Aree naturali, componenti indispensabili dell’Ambiente totale dell’Uomo»:

«…Perfino i modelli più semplici dimostrano chiaramente che sistemi ad alta energia, quali le Città, richiedono un forte aiuto da parte della Natura per il mantenimento della Vita. Se grandi estensioni di Ambienti naturali non vengono preservate, in modo da poter fornire il necessario apporto naturale, allora la qualità della Vita decade. Spesso non è l’Energia a diventare limitante, ma alcune risorse naturali fondamentali, come in molte zone adesso sembra sia l’Acqua…».

Era la fondata previsione della progressiva desertificazione del Pianeta, che va oggi estesa dalla perdita dell’Acqua alla carenza di tutte le altre Risorse essenziali: Energia, Aria, Clima, Flora, Fauna, Ecosistemi, Biodiversità … Tutto ciò da cui l’Uomo trae Materie prime, Alimenti, Medicinali, e molto altro.

Semplificando l’analisi, potremmo dire che l’attuale Crisi ecologica nasce dal fatto che si è ormai oltrepassata la Linea Rossa di consumo delle Risorse naturali, perché oltre la metà della Terra si presenta già fortemente antropizzata: in altre parole «mineralizzata», e quindi più o meno «sterilizzata». Per cui, se si vuole davvero garantire la disponibilità di tutte le Risorse fondamentali per la Vita, appare sempre più urgente tutelare gli Ecosistemi dell’altra metà del Pianeta, dove ancora impera, domina, o almeno prevale, con le sue leggi eterne, immutabili e insormontabili, Madre Natura.

Considerando il futuro delle Metropoli (Antropo-sistemi ad alta energia e con altissimi consumi), è evidente che vanno protetti tanto gli Agro-ecosistemi (la fascia periurbana alimentare che circonda le Città, producendo Cibo a breve distanza), quanto i veri Ecosistemi (fornitori di Risorse naturali esterne, essenziali per la sopravvivenza: Acqua, Aria, Clima, Flora, Fauna e Biodiversità). E cioè Ecosistemi sani e integri, in equilibrio dinamico, gli unici in grado di auto-perpetuarsi. Inoltre gli Agro-ecosistemi dovrebbero essere curati e potenziati, mentre negli Antropo-sistemi andrebbero ricostituite tutte le Risorse naturali interne, salvaguardando e rigenerando la Natura nelle Città: con Viali e Aiuole, Parchi e Giardini, Terrazze e Balconi fioriti, Orti urbani e Verde ripario, per offrire non solo benefici estetici e prodotti alimentari, ma anche qualità di vita e salute.

Paradossalmente, la Transizione ecologica oggi di moda non fa invece che accelerare sempre più il processo di sterilizzazione, dato che continua, e addirittura intensifica, ogni sfruttamento, prelievo, inquinamento e devastazione della Natura. Mentre l’obiettivo principale dovrebbe essere piuttosto salvare ciò che resta del prezioso Patrimonio naturale, il solo capace di sostenere la «Catena Alimentare» e la «Rete della Vita» del Pianeta.

Dell’incombente crisi ecologica globale pochi parlano, e quasi nessuno sembra consapevole. Qualche esempio? Dagli attuali 7,6 miliardi, la popolazione arriverà nel 2050 a 10 miliardi di individui: saranno tutti sempre più protesi in adorazione dell’attuale stile di vita consumistico? E già in quell’anno, la metà della popolazione mondiale sarà concentrata nelle Metropoli, ormai trasformate in frenetiche Megalopoli: con quale livello e stile di vita? La carenza di risorse alimenterà conflitti e guerre, e il dominio della miope «Politica iper-liberista econometrica» getterà nell’indigenza la maggior parte della popolazione, concentrando enormi ricchezze nelle mani di pochi, e delegando ogni capacità decisionale a regimi dispotici, ammantati di falsa democrazia: una degenerazione, che già ora si sta manifestando sempre più palesemente davanti ai nostri occhi.

La società umana, abbagliata dal mito della crescita e dello sviluppo, lanciata nella corsa sfrenata verso danaro, potere, profitto, piacere e narcisismo, priva di consapevolezza e responsabilità, sta dunque sostituendo lo spirito con la materia, l’etica con l’avidità, l’educazione con la volgarità, la cultura con l’ignoranza, l’impegno con la sfrenatezza…

Siamo davvero convinti che sia questa la Strada maestra da seguire?

 

Franco Tassi, Centro Parchi Internazionale