Nell’ambito delle sue attività di diffusione della conoscenza, il Politecnico offre a tutti l’opportunità di seguire le lezioni introduttive del nuovo corso, da quest’anno seguito da tutti gli studenti di ingegneria. 11 appuntamenti per 11 lezioni, ogni martedì alle 17:30 dal 17 maggio al 26 luglio sul sito internet di Biennale Tecnologia, come iniziativa proposta in vista dell’edizione 2022 della manifestazione
La tecnologia gioca sempre più un ruolo importante nelle grandi sfide che deve affrontare l’umanità. Che si parli di digitale, di energia, di mobilità, di clima o di salute, la tecnologia è sempre al centro delle possibili soluzioni alle questioni centrali per le vite di tutti. Tuttavia le grandi sfide non sono praticamente mai riducibili al solo dato tecnico, né quando si analizzano, né quando si progettano possibili soluzioni. Per comprenderle e per affrontarle con successo è necessario il contributo di tutti i saperi, da quelli tecnico-scientifici a quelli umanistici, da quelli sociali a quelli artistici.
Dal 17 maggio al 26 luglio 2022 (con un appuntamento settimanale, ogni martedì alle 17:30 sul sito internet di Biennale Tecnologia, come iniziativa proposta in vista dell’edizione 2022 della manifestazione) il Politecnico di Torino offre al pubblico la possibilità di seguire le 11 lezioni introduttive dei corsi «Grandi sfide»: un’opportunità per approfondire in maniera fortemente interdisciplinare diversi temi di rilievo del mondo di oggi. Si tratta di un corso altamente innovativo nel panorama dell’università italiana, che il Politecnico propone in questo anno accademico come parte della formazione di tutti gli studenti di Ingegneria: sei importanti sfide della contemporaneità, ciascuna articolata in 4 direzioni diverse, per un totale di 24 corsi da circa 150 studenti ciascuno, co-insegnati da altrettante coppie di docenti, uno con impostazione tecnica e uno proveniente dal mondo delle scienze umane e sociali. Tutti i corsi «Grandi sfide», sviluppati dall’Area Didattica del Politecnico e legati alle tematiche care a Biennale Tecnologia, fanno riferimento agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Si comincia domani, 17 maggio, con un esperto di fama internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile come Jeffrey Sachs (già ospite dell’edizione 2020 di Biennale Tecnologia) che illustrerà gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che definiscono l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La lezione di Sachs sarà preceduta da un’introduzione della professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili al Politecnico di Torino.
Il ciclo proseguirà con quattro lezioni del celebre filosofo Telmo Pievani, che cercherà una spiegazione per i grandi cambiamenti che ci circondano. Perché l’umanità non impara dai propri errori? Quale futuro ci attende? Saremo in grado di accogliere il cambiamento?
A seguire verranno proposte sei lezioni introduttive, tenute dai docenti del Politecnico di Torino, a ciascuna delle sei Grandi Sfide, ovvero, clima, mobilità, digitale, salute, energia e tecnologie e umanità, ovvero una lezione sul fitto intreccio di legami tra sviluppo tecnologico e futuro del genere umano, che riprende anche lo slogan di Biennale Tecnologia.
La lezione introduttiva sul clima sarà a cura del professor Peter Wadhams, Professore Emerito di Fisica Oceanica presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge, e precedentemente Direttore dello Scott Polar Research Institute. Da ottobre 2019 è Visiting Professor presso il Politecnico di Torino. Wadhams si concentrerà sulla sfida della lotta contro il cambiamento climatico è una delle più pressanti per il futuro del nostro pianeta.
La mobilità è una sfida impegnativa per l’umanità di oggi e di domani: il professor Luca Staricco, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica, propone una lettura delle problematiche legate alla sfida della mobilità del futuro, cercando punti di vista alternativi e innovativi su un tema costantemente al centro delle nostre vite.
La terza grande sfida è quella del digitale. Nella introduzione del professor Juan Carlos De Martin (ingegnere informatico, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico e faculty associate alla Harvard University) si presentano le tecnologie digitali come tecnologie che hanno un profondo impatto sulla società e sull’ambiente e che quindi vanno pensate e studiate in modo ampio, non solo strettamente tecnico.
Dopo aver vissuto la pandemia di Covid-19 siamo ancor più consapevoli della fragilità dell’umanità nel campo della salute, che sta vivendo uno grande sviluppo basato su molte nuove tecnologie, incluse quelle dell’Intelligenza Artificiale. Nella lezione del professor Alberto Audenino, docente di Bioingegneria industriale, verranno trattati i possibili aspetti della salute del futuro, delineando sia problemi etici, sia soluzioni rivoluzionarie.
La quinta sfida riguarda l’energia, settore cruciale per l’umanità nel breve e nel lungo periodo. La questione dell’accesso universale all’energia come elemento essenziale per combattere la povertà, le disuguaglianze globali e come strumento necessario per la prosperità umana. La lezione del professor Romano Borchiellini (docente di Fisica tecnica industriale e Referente del Rettore per l’Energy Center al Politecnico) presenta la sfida energetica dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, collegando gli aspetti tecnologici a quelli storico-economici ed etico-giuridici.
L’ultima lezione è intitolata «Tecnologie e Umanità» e riunisce tutti gli aspetti che ruotano attorno all’impatto della tecnologia sullo sviluppo umano. Nella lezione della professoressa Francesca Governa, docente di Geografia economico-politica, si cercheranno risposte ad alcune domande fondamentali su questo argomento, tra cui: come vivremo? Dove abiteremo? Come lavoreremo? Riusciremo a raggiungere l’uguaglianza reale tra le persone? Saremo in grado di coniugare esistenza biologica e personalità digitale?
- Per maggiori informazioni e per seguire le lezioni, visitare il sito.
(Fonte Politecnico Torino)