In Basilicata una «rete» per salvare varietà in estinzione

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Nell’Agenda del nuovo Programma sono state indicate le attività più significative, dalla riedizione delle attività già sperimentate con successo negli anni precedenti, al recupero di semi antichi, di semi perduti, di varietà in via di estinzione, di agrobiodiversità rara e di vecchi alberi da frutto dell’area, alla gestione del 2° Itinerario della Agrobiodiversità, che mette in rete gli agricoltori custodi, i produttori, i trasformatori, i ristoratori e tutti gli animatori socio-culturali del territorio, alla promozione della fruizione turistica della filiera completa, alla creazione di spazi per la valorizzazione delle nuove generazioni

La Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare dell’Area Sud della Basilicata (Pollino Lagonegrese), nella sua annuale Assemblea, ha discusso ed approvato le «Linee di indirizzo – Programma 2022/2023». Nell’Agenda del nuovo Programma sono state indicate le attività più significative, dalla riedizione delle attività già sperimentate con successo negli anni precedenti, al recupero di semi antichi, di semi perduti, di varietà in via di estinzione, di agrobiodiversità rara e di vecchi alberi da frutto dell’area, alla gestione del 2° Itinerario della Agrobiodiversità, che mette in rete gli agricoltori custodi, i produttori, i trasformatori, i ristoratori e tutti gli animatori socio-culturali del territorio, alla promozione della fruizione turistica della filiera completa, alla creazione di spazi per la valorizzazione delle nuove generazioni.

Sono state, inoltre presentate alcune iniziative in corso, quali la pubblicazione del Sito web e dell’Opuscolo divulgativo: «Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area sud della Basilicata (Pollino-Lagonegrese). 2016-2021: i primi cinque anni di esperienze».

Con riferimento ai contenuti dell’art.13 della legge n.194/2015, alla quale l’operato della Comunità del Cibo e della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare, fa costantemente richiamo, è stato messo in risalto che la Comunità è composta da enti, istituzioni, associazioni, aziende, che si fanno direttamente carico dell’ecosistema naturale e culturale e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e del cibo, e che opera per valorizzare le attività, che ciascuna componente e l’intera filiera già fanno, per aggregare e far dialogare le componenti stesse e per finalizzare il loro lavoro al buon esito dell’intero sistema e dell’intero processo, che va dalla terra alla tavola.

L’organismo associativo, nato il 26 novembre 2016 dall’Accordo sottoscritto dai 20 Soci fondatori, a Rotonda (PZ), ha il compito, infatti, di mettere in «rete» e di coinvolgere enti, istituzioni, aziende agricole, agricoltori, allevatori, produttori, cuochi, consumatori, associazioni, scuole e i diversi fruitori dell’Area Sud della Basilicata (Pollino-Lagonegrese) in una visione integrata comune di tutela e di valorizzazione del territorio rurale, della biodiversità agroalimentare e della cultura e tradizioni locali.

Le esperienze maturate in questi anni iniziali possono, oggi, essere riconosciute importanti e significative, perché frutto di attività per le quali la Comunità ha ottenuto, da parte di autorevoli osservatori esterni, la lusinghiera considerazione di «modello» di sperimentazione della programmazione ed attuazione delle finalità istitutive e del ruolo di portatore di interessi collettivi, di animatore territoriale e di promotore delle funzioni di «rete».

Ai lavori assembleari hanno partecipato due nuovi Soci aderenti alla Comunità del Cibo: il Comitato Regionale Pro Loco Unpli Basilicata, rappresentato da Rocco Franciosa, e l’Associazione «Donne in campo» di Cia Basilicata, rappresentata da Concetta Larocca.

Nel dibattito è intervenuto, poi, Carmelo Lo Fiego, portando il saluto dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Francesco Cupparo, che ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area sud della Basilicata (Pollino-Lagonegrese). Sono seguiti gli interventi di: Aniello Crescenzi, Direttore dell’Alsia, che sottolinea l’impegno costante e rilevante dell’Agenzia nelle attività della Comunità; Rocco Franciosa, Presidente dell’Unpli Basilicata, che ha portato il sostegno delle Pro Loco all’attività di promozione della Comunità; Mosè Antonio Troiano, Sindaco di San Paolo Albanese, il quale ha evidenziato la grave situazione socio-economica ed occupazionale dell’area; Gaetano Mitidieri, il quale ha invitato la Comunità e i suoi associati a formulare proposte e suggerimenti per la nuova programmazione in atto del Gal; Concetta La Rocca, che ha fatto riferimento al protagonismo delle donne nell’agricoltura; Rudi Marranchelli, il quale ha ribadito la collaborazione e il sostegno della Cia alle attività della Comunità; Anna Teresa Iannini dell’Istituto Agrario di Lagonegro, la quale ha sollevato il problema dei giovani in formazione e le loro esigenze di sbocchi occupazionali concreti; Giuseppe Uccelli dell’Istituto Agrario di Santarcangelo, che ha sottolineato la consolidata e proficua collaborazione delle Scuole con la Comunità del Cibo e con l’Alsia; Salvatore Zullo dell’Istituto Alberghiero di Maratea, che ha suggerito l’organizzazione di attività di informazione, di formazione, di divulgazione sulle disposizioni legislative a favore dei giovani; Egidio Salamone, che ha evidenziato la criticità del fenomeno dello spopolamento e delle difficoltà dei giovani; Domenico Cerbino, il quale ha evidenziato l’importanza della iniziativa di costituire una rete nazionale delle Comunità del Cibo esistenti nelle diverse Regioni.

 

A. F.