Perché intervenire contro i mufloni del Giglio?

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Muflone
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Perché sconvolgere ecosistemi insulari ormai da tempo in equilibrio dinamico positivo? Anche la comunità locale si è mostrata fortemente contraria alla eliminazione della popolazione di splendidi animali selvatici, con cui convive pacificamente da anni

«Sono pervenute segnalazioni preoccupanti sulla possibile ripresa degli attacchi al piccolo, ma importante nucleo di Mufloni del Giglio, di cui recenti ricerche scientifiche e genetiche hanno messo in luce le caratteristiche uniche». Inizia così un comunicato del Centro parchi internazionale firmato da Franco Tassi. Una preoccupazione non nuova che, come in altri casi, Franco Tassi, ormai uno dei pochissimi attenti ai reali problemi dell’ambiente in Italia, segnala tempestivamente.

Nel comunicato si precisa: «Ambientalisti, naturalisti, esperti e scienziati si sono ripetutamente espressi contro questa forma di eradicazione che prevede abbattimenti, trasferimenti e sterilizzazioni, ma non trova valide giustificazioni, sconvolgendo ecosistemi insulari ormai da tempo in equilibrio dinamico positivo. Anche la comunità locale si è mostrata fortemente contraria alla eliminazione della popolazione di splendidi animali selvatici, con cui convive pacificamente da anni, dato che i Mufloni del nucleo originale geneticamente puro si sono più volte riprodotti, non hanno mai arrecato alcun fastidio, e vengono sempre più ammirati e fotografati dai turisti in visita al Giglio.

«Questo popolamento — continua la nota — va quindi assolutamente tutelato, creando al Promontorio del Franco un Parco Faunistico, dove può rappresentare un valido attrattore eco-turistico, eco-fotografico ed eco-culturale, con visite esperienziali pluri-stagionali ed evidenti benefici socio-economici per la stessa comunità. Vanno inoltre smentite le voci circolanti sulla dannosità e sulla proliferazione del Muflone, mentre non hanno alcun fondamento i riferimenti a situazioni dissimili, riscontrate in altre isole (Canarie e Hawaii!)».

Della questione si era interessato anche il Parlamento, e a suo tempo l’on.le Michela Vittoria Brambilla aveva ricevuto dal Parco l’assicurazione che ai Mufloni del Giglio non sarebbe stato fatto alcun male… Nel frattempo, le Associazioni ambientaliste e gli attivisti locali hanno chiesto di indagare sulla validità dei motivi di concessione ad alcuni Parchi Nazionali del nostro Paese di consistenti fondi europei, sulle modalità di impiego di tali risorse, e sui risultati effettivamente ottenuti.

 

R. V. G.