Ho idee non collimanti con quelle del Direttore su alcuni aspetti della salvaguardia dell’ambiente, però la stima reciproca è molto più importante, a mio parere, nei rapporti umani e con orgoglio posso affermare che Ignazio non ha mai cambiato una virgola di quello che scrivevo, e questo lo rende un Vero Libero Pensatore
Credo di essere tra i primi collaboratori di VG. Iniziai conoscendo di persona il Direttore che ebbi modo di incontrare nel mio luogo di lavoro, l’allora Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (Anpa), nata dopo il referendum che uccise per la prima volta lo sviluppo dell’energia nucleare in Italia.
E pensare che dopo la seconda guerra mondiale l’Italia, insieme con la Francia, fu la prima a sfruttare questa forma di energia costruendo tre centrali di media taglia, che funzionarono per decenni con rendimenti energetici tra i primi nel mondo. L’Anpa nacque infatti dalla Direzione sicurezza nucleare e protezione sanitaria (Disp) dell’allora Comitato nazionale per l’energia nucleare (Cnen), divenuto dopo lo stesso referendum il Comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell’energia nucleare e delle energie alternative (Enea).
Poi l’Anpa divenne Anpast, unendosi ai Servizi tecnici nazionali, successivamente Apat ed oggi Ispra, mentre l’Enea è rimasto con il nome originale, che oggi sta per Ente nuove tecnologie per l’energia e l’ambiente.
Basta vedere questi cambiamenti di nome e ruoli per capire le vicissitudini del nucleare in Italia. E dire che le tematiche ambientali nascono dal nucleare; e se ciò può sembrare inverosimile consiglio di leggere le Guide Tecniche della Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Onu (Iaea) per la localizzazione e costruzione degli impianti nucleari. Paradossalmente, poi, le stesse tematiche si sono rivolte contro chi inizialmente le aveva maggiormente utilizzate.
Io sono rimasto ancorato a quanto diceva il mio sussidiario delle elementari, dove l’energia nucleare era presentata con convinzione come l’energia del futuro. Lasciai una potenziale carriera universitaria per andare alla Disp proprio per occuparmi del nucleare.
Sono pertanto un nuclearista convinto. Pensavo inizialmente che sarebbe stato difficile collaborare con VG, però nell’incontro sopra citato nacque subito una simpatia che mi indusse a offrire la mia disponibilità. Ho idee non collimanti con quelle del Direttore su alcuni aspetti della salvaguardia dell’ambiente, però la stima reciproca è molto più importante, a mio parere, nei rapporti umani e con orgoglio posso affermare che Ignazio non ha mai cambiato una virgola di quello che scrivevo, e questo lo rende un Vero Libero Pensatore.
Leonello Serva