Piovono sentenze Tar contro la Regione Puglia. Gli ulivi positivi, anche dopo anni, continuano a stare bene
Ancora buone notizie per gli ulivi pugliesi violentati oltre che da un batterio anche da interventi regionali errati e, soprattutto, esclusivi perché non accettavano il dibattito e l’evidenza scientifica.
Dopo la notizia pubblicata da noi qualche giorno fa ora ne arriva un’altra segnalata dall’associazione Ulivivo che riportiamo a seguire.
Dopo le 3 sentenze della scorsa settimana ne arrivano altre 3 a favore degli ulivi della Puglia e di tutti quei cittadini che da anni lottano per tutelare il patrimonio olivicolo e il paesaggio pugliese.
Per i 4 proprietari, rappresentati e difesi dall’avvocato Rosa Fanizzi, è giunta oggi la conferma della definitiva sospensione delle misure di eradicazione. Un risultato storico che si va a sommare agli altri importanti successi ottenuti. Come afferma la sentenza della terza sezione del Tar di Bari, e come è ormai sotto gli occhi di tutti, ulivi positivi al batterio, anche dopo anni, risultano «in ottimo stato vegetativo e produttivo, unitamente agli altri ricadenti nello stesso terreno» contrariamente a quanto dichiarato ripetutamente dalle istituzioni e da alcuni ricercatori del Cnr di Bari.
Il comitato Ulivivo si unisce alla soddisfazione dei proprietari, degli scienziati indipendenti che hanno supportato questo percorso, degli agricoltori e dei cittadini che da tempo non chiedono altro che un confronto serio e scevro d’interessi speculativi attorno alla questione Xylella.
Finalmente anche un giudice ha sancito definitivamente che «è errato ed illegittimo precludere attività di indagine e ricerca scientifica» sul tema. Confidiamo che ora anche la politica inizi a perseguire questa strada.
R. V. G.