Un contributo sul cambiamento climatico per la Cop28
֎Analisi, discussioni e proposte al Cosmos and Biosphere XV. Di una Terra, una Salute ha parlato il Genetista Molecolare di Cambridge Madan Thangavelu nella sua ampia rassegna sulle interazioni tra uomo e ambiente, che attraversano lo stesso DNA֎
In un freddo polare, con i motori del condizionatore di aria smantellati dalla furia dell’acqua che ha colpito San Piero a Ponti, si è tenuto il webinar di Cosmos and Biosphere XV che ha lasciato il segno nei partecipanti che da Frascati, Campobasso, Cambridge, Parigi, Roma, Lima, Milano, Sinferopoli, Gioia Tauro, sono intervenuti, non senza difficoltà, anche limitative dell’intervento, in uno slancio che si è esteso alla lunghissima Tavola Rotonda, introdotta da un vulcanico Luigi Campanella, già Presidente della Società italiana di Chimica, ma un po’ tutte le relazioni si sono svolte avendo sullo sfondo i temi del cambiamento climatico oggetto della Cop28.
Campanella ha focalizzato l’attenzione sulle nuove sfide della tossicologia che deve cimentarsi con il superamento del Paradigma della Dose, e delle interazione singole, per confrontarsi con la complessità della fenomenologia dell’atmosfera che è ricca di centinaia di componenti chimico fisiche radioattive, che interagiscono simultaneamente su sistemi biologici complessi, con impatti non sempre chiari, e decifrati.
Oltre le ben note dosi e concentrazioni tossiche e/o letali, specie a livelli di interazioni deboli e super deboli che si estendono, dalle basse dosi delle Bas (Sostanze Biologicamente Attive) oltre all’intensità del campo magnetico e del campo elettrico, anche ad altre funzioni delle equazioni di Maxwell come il Potenziale Vettore, che pare giocare oltre che un ruolo chiave nella superconduttività, vedasi Effetto Josephson, Effetto Bohm Aharonov anche un ruolo nella conduttività nei sistemi biologici come emerge nell’Effetto Benveniste Montagnier, segnalato da Allan Widom e coll. anche nei sistemi biologici.
Questi sviluppi teorici potrebbero contribuire a comprendere fenomeni anomali come le intolleranze alimentari, le Multisensibilità chimiche di cui ha trattato Pasquale Avino, che restano ad oggi senza una spiegazione misurabile, come accade altresì per le allergie immuno indotte, dove si misura l’incremento delle IgE come illustrato da Nouri Garbi nello studio comparato sulla reattività allergica agli acari nelle pianure, confrontate con le aree montane come Briançon, evidenziando un ruolo clinico e di laboratorio della Climatoterapia dell’Asma Allergico, in particolare per l’infanzia.
Delle proprietà curative di taluni climi ha discusso anche Valenzi riprendendo i lavori di Pietracupa nel Molise una località di rilevante interesse storico terapeutico, con condizioni di Bianco Ambientale e una ionizzazione negativa dell’aria, che potrebbe spiegare le sorprendenti attività antinfiammatorie, analgesiche e stimolanti di quel clima collinare.
Il grande problema dell’abbandono delle aree rurali e montane è stato esaminato da Eric Chavez, dell’Università di Lima che ha illustrato stati particolari di abbandono nei Paesi in via di sviluppo, con sovraffollamento delle grandi città iperinquinate, mentre le aree montane potrebbero diventare opportunamente studiate e qualificate un grande polmone verde e terapeutico come l’esperienza del Novecento delle Stazioni Climatiche e di recente di Briançon diretta da Hassan Razzouk hanno dimostrato anche con l’ultimo meeting del Cembreu da cui ripartire.
Il limite della lontananza delle aree montane e rurali dai grandi centri iperattrezzati a livello sanitario, potrebbe essere attenuato dal rigoglioso sviluppo impresso alla telemedicina dal Gruppo del Cnr di Milano fondato da Francesco Sicurello che va consolidandosi in molti Paesi oltre che in Italia.
Tra le vie per contenere il cambiamento climatico, oltre al rilancio di un’agricoltura sostenibile e della vita sociale nei rioni a cui lavora da anni il gruppo fiorentino di Giannozzo Pucci, la ricerca di nuove energie nucleari a basso impatto ambientale, a cui tra gli altri ha lavorato anche Odoardo Calamai che ci ha fatto uno stato dell’arte sulle ricerche in quella che fu la Fusione Fredda, che va diventando sempre più calda, come già osservato nelle celle di Stremmenos con la sublimazione dell’oro e come emerge da dispositivi giapponesi del Gruppo di Iwamura, già protagonista di ricerche fondamentale sulla trasmutazione nucleare.
Di una Terra, una Salute ha parlato il Genetista Molecolare di Cambridge Madan Thangavelu nella sua ampia rassegna sulle interazioni tra uomo e ambiente, che attraversano lo stesso DNA. Interazioni da studiare a 360 gradi per andare oltre un riduzionismo interessato a facili e redditizie conclusioni, che non tengono conto della complessità dei sistemi viventi e della non linearità di molte di queste interazioni che debbono essere meglio illuminate dalle luci della coerenza chimico quantistica introdotta da Schodringer, Eccles, Bohm, Preparata, Widom e molti altri.
Temi che consigliano prudenza, saggezza e altri profondi studi, per affrontare con efficienza la V rivoluzione industriale della biocompatibilità che ci attende, nel contesto delle dinamiche oceaniche, compreso El Niño, di cui ha trattato Jerome Benveniste, e del Clima Cosmico, che forse gioca un ruolo rilevante nel dinamismo climatico terrestre, che proveremo ad esaminare nel Bollettino che l’astrofisico della Crimea Boris Vladimirsky, ha lanciato durante XIII Cosmos and Biosphere del 2019.
Vincenzo Valenzi