֎I palloncini, anche quelli biodegradabili, arrecano danni alla natura, inquinando, e agli animali che li scambiano per cibo o ne rimangono intrappolati nei fili. Sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini e costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine֎
Ciò che va in cielo, inevitabilmente torna giù. È per questo che oltre 70 Comuni italiani hanno emanato un’apposita ordinanza per vietare il rilascio deliberato dei palloncini in volo. Da nord a sud, aumentano giorno dopo giorno le Amministrazioni locali che sposano la campagna lanciata da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica.
Utilizzati spesso in maniera inconsapevole, vengono liberati in aria in ricorrenze, feste, funerali con un impatto negativo in gran parte ignorato. I palloncini, anche quelli biodegradabili, arrecano danni alla natura, inquinando, e agli animali che li scambiano per cibo o ne rimangono intrappolati nei fili. Sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini e costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzata da una ricerca dell’Università di Wales Swansea.
«Ringraziamo i tanti Comuni che hanno accolto concretamente il nostro appello, con cui porteremo avanti assieme ai nostri volontari una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini e le Istituzioni — dichiara il fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, Luca De Gaetano —. Per celebrare gli eventi e rendere indimenticabile una giornata senza danneggiare l’ambiente ci sono tante valide alternative: dalle bolle di sapone per i più piccoli all’adozione di una tartaruga per le occasioni più importanti, dalle bandierine di carta alle feste di compleanno sino alla piantumazione di un albero ai funerali».
Dalla provincia autonoma del Trentino nel giugno 2021, sempre più Comuni hanno emanato l’apposita ordinanza di divieto di rilascio dei palloncini, includendo anche i coriandoli di plastica e le lanterne luminose. Piccoli centri ma anche capoluoghi di provincia come Olbia, Monza, Isernia, Ferrara e Cuneo.
«Anche i prodotti biodegradabili non spariscono magicamente in natura bensì necessitano di essere smaltiti correttamente in appositi impianti — spiega De Gaetano (Plastic Free) — tant’è che sugli stessi palloncini c’è il simbolo del divieto di rilascio in cielo. Per questo abbiamo presentato a Montecitorio una proposta normativa affinché divenga presto legge a livello nazionale, sostenendola anche con una petizione online».
• La petizione online di Plastic Free Onlus.
(Fonte Plastic free)