(Adnkronos) – A poche ore dalla notizia di Milano tra le città più inquinate del mondo, la città meneghina ha ottenuto un riconoscimento “green” dall’Onu. Si tratta del Dubai International Best Practices Award for Sustainable Development nella categoria Urban Regeneration and Public Spaces riconosciuto alla Biblioteca degli Alberi Milano durante il World Government Summit 2024, che si è tenuto dal 12 al 14 febbraio. BAM si è aggiudicata il premio tra 2.600 candidature provenienti da 144 Paesi, un enorme riconoscimento dell’impegno della Biblioteca degli Alberi Milano verso la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita urbana. Il parco è stato riconosciuto come una “eccellenza per la gestione sostenibile dello spazio pubblico”. La Biblioteca degli Alberi Milano è un parco pubblico urbano che si estende per 10 ettari nel quartiere di Porta Nuova. Il progetto, realizzato da Fondazione Riccardo Catella e Coima, è iniziato quasi 20 anni fa e oggi rappresenta una di quelle creazioni che chi va a Milano “deve” vedere. Con le sue 135.000 piante e gli oltre 500 alberi, BAM rientra nel solco dell’”architettura sostenibile” di cui il Bosco Verticale è principale rappresentante. Non a caso, le due strutture sorgono a pochi metri di distanza l’una dall’altra, tra Porta Garibaldi e Portanuova. La Biblioteca degli Alberi Milano si posiziona alle spalle della nota piazza “Gae Aulenti” e offre uno spazio piacevole per passare del tempo in relax, avendo l’impressione di essere immersi nel verde, pur trovandosi in una delle zone più trafficate del capoluogo lombardo. Il contributo di BAM alla costruzione di comunità inclusive a Milano è stato notevole, facendo leva su natura e cultura per creare impatto sociale, ambientale e culturale. Il progetto dimostra come i diversi tipi di sostenibilità vadano di pari passo e si incentivino l’un l’altro. Oltre ad essere riconosciuto come un modello di cura degli spazi verdi, il parco pubblico urbano BAM ospita un ricco programma culturale che finora ha coinvolto oltre 271 istituzioni culturali, realtà no profit e università. Con oltre 250 appuntamenti gratuiti ogni anno, BAM ha ospitato relatori e artisti nazionali e internazionali, coinvolgendo 240 mila persone nei primi 5 anni di attività. Sono diversi gli elementi che rendono la Biblioteca degli Alberi Milano un progetto sostenibile, tra cui: – La riduzione delle emissioni di CO2: il parco assorbe circa 14 tonnellate di anidride carbonica all’anno, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici; – utilizzo di materiali riciclabili in tutto il parco; – la gestione dell’acqua piovana: il parco è dotato di un sistema di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana, che alimenta le fontane e l’irrigazione delle piante, riducendo il consumo di acqua potabile; – l’educazione ambientale: il parco organizza laboratori, visite guidate, mostre e altre attività per sensibilizzare i visitatori sui temi della sostenibilità, della biodiversità e della tutela dell’ambiente; – l’attenzione alla sostenibilità nella progettazione e gestione del verde pubblico: tutto gira attorno a questo con la scelta di materiali pionieristici; – le tecniche per la manutenzione nature-based per minimizzare la dispersione di risorse e rifiuti, alla tutela e arricchimento della biodiversità urbana. Il Dubai International Best Practices Award for Sustainable Development è un premio internazionale che riconosce le migliori pratiche che dimostrano contributi significativi allo sviluppo urbano sostenibile, come risultato di efficaci partenariati tra settori pubblici, privati e civili. Il premio è stato istituito nel 1995 durante la Conferenza Internazionale dell’Onu a Dubai, come risultato della Dichiarazione di Dubai che ha creato il concetto internazionale di condivisione delle migliori pratiche per lo sviluppo accelerato del settore degli insediamenti umani. Il premio è organizzato da Unhabitat, il programma delle Nazioni Unite per un’urbanizzazione socialmente e ambientalmente sostenibile e ha 5 categorie: migliori pratiche nella rigenerazione urbana e negli spazi pubblici; l’edificio più bello, innovativo e iconico; migliori pratiche nel sostenere i sistemi alimentari urbani; migliori pratiche nell’affrontare i cambiamenti climatici e ridurre l’inquinamento e migliori pratiche nella pianificazione e gestione delle infrastrutture urbane. Il premio assegna un totale di 1 milione di dollari Usa ai vincitori, che vengono annunciati al World Government Summit. Premi importanti, ma che non garantiscono una qualità dell’aria buona, né accettabile se nel weekend immediatamente successivo al riconoscimento, Milano è risultata la terza città più inquinata al mondo in base ai dati raccolti domenica dal sito svizzero IQAir. Dati che il sindaco Sala ha commentato aspramente: “È la solita analisi estemporanea gestita da un ente privato. Bisognerebbe capire chi fa queste analisi, perché le analisi di Arpa dimostrano tutto il contrario”, ha ribattuto il primo cittadino meneghino. Di diverso avviso il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, secondo il quale il report di IQAir “è un dato di fatto che coinvolge tutta la Pianura Padana. E noi lo stiamo dicendo da tantissimo tempo”. Il superamento dei livelli di PM10 per 4 giorni consecutivi dipende anche dalle condizioni metereologiche e dall’assenza di vento che, data la conformazione fisica della Pianura Padana, favorisce il “ristagno” delle polveri sottili nell’aria. Polemiche a parte, è evidente che vi sia un problema di smog che non può essere sottovalutato, tanto che a Milano e in altre 8 province (Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia) scattano nuove misure per ridurre l’inquinamento. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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