Attacco Mosca, Russia insiste su ‘pista ucraina’ e punta il dito sugli Usa

172
Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Gli Stati Uniti hanno attribuito precipitosamente la colpa dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca al gruppo terroristico Stato islamico, anche se l'evento era ancora in corso. A puntare il dito è la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, precisando a Radio Sputnik che "il fatto stesso che nelle prime 24 ore dopo l'attacco gli americani abbiano iniziato a gridare che non si trattava dell'Ucraina credo sia una prova incriminante. Non posso classificarlo altrimenti: è una prova di per sé". "Il secondo fatto da notare riguarda il clamore da parte degli Stati Uniti secondo cui l'attcco fosse sicuramente opera dell'Isis", ha sottolineato la portavoce. "Naturalmente, la velocità con cui sono riusciti a giungere a conclusioni così dirette è sorprendente. Ci sono volute solo poche ore per prendere un microfono, accendere le luci, convocare la stampa e trarre una conclusione su chi è responsabile di questo attacco terroristico terribilmente sanguinoso". Il numero di persone ferite nell'attentato alla sala da concerto alle porte di Mosca è intanto salito a 360, fra cui 11 bambini, ha reso noto la vice Premier Tatyana Golovka, precisando che non tutti coloro che hanno riportato ferite si sono rivolti ai medici. In molti sono scappati in stato di shock. Il bilancio delle vittime dell'attentato era fino a ieri di 139 morti e di almeno 180 feriti. 60 persone ferite nell'attacco terroristico del 22 marzo sono tuttora ricoverate negli ospedali della capitale russa, ha spiegato quindi il sindaco Sergey Sobyanin. "Un totale di 94 persone sono state ricoverate negli ospedali di Mosca. Trentaquattro sono già state dimesse e 60 persone continuano a ricevere cure. Il numero di pazienti in condizioni critiche è sceso ad un terzo di quello iniziale. Nessuno tra i ricoverati in gravi condizioni è morto", ha detto il sindaco. Il primo cittadino di Mosca ha quindi reso noto che quasi 400 tra vigili del fuoco e soccorritori, oltre 140 unità di attrezzature antincendio, 44 equipaggi di ambulanze e tre elicotteri medici sono stati coinvolti nell'intervento successivo all'attacco. "I medici stanno facendo tutto il possibile per salvare vite umane e garantire il recupero più rapido possibile di tutti i feriti. Più di 100 medici di ambulanze, più di 700 medici e infermieri che lavoravano su doppi turni sono stati coinvolti nel salvataggio dei feriti", ha sottolineato Sobyanin.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)