(Adnkronos) – “Con l’impianto Circular Plastic prosegue il forte impegno nella gestione e trattamento dei rifiuti da parte del Gruppo Iren attraverso un progetto all’avanguardia a livello internazionale”. Così’ uca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren in occasione dell’inaugurazione dell’impianto che ogni anno processerà fino a 100mila tonnellate di plastiche. “La cosa interessante di questo impianto è la capacità di recupero oltre l’80% che lo rende il più moderno e più innovativo d’Europa dove tutti gli altri impianti simili recuperano il 60/70% – ha aggiunto Dal Fabbro – in Iren abbiamo voluto fare uno sforzo aggiuntivo proprio per dimostrare che la plastica si può riutilizzare e riciclare e può essere valorizzata”. “Il rifiuto e’ un valore prezioso pertanto ai cittadini dico di non buttarlo via ma recuperarlo” ha detto ancora Dal Fabbro che ha proseguito “l’innovazione e l’efficienza nell'utilizzo circolare della materia rappresenta la strategia vincente del modello industriale di Iren e valorizza un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e creazione di valore aggiunto”, ha detto ancora Dal Fabbro. “Con la raccolta – continua- differenziata abbiamo superato i nostri obiettivi di piano, in alcune zone siamo addirittura oltre la media europea, in altri ci stiamo arrivando e di questo siamo molto soddisfatti”. “Il salvataggio di Egea – ha sottolineato- sperabilmente ci sarà, io sono stato un grande sostenitore insieme a tutta l’azienda, dobbiamo però aspettare il closing che sperabilmente sarà tra giugno e luglio per dire che l’azienda e’ salvata”. “Stiamo lavorando pancia a terra, seriamente per fare in modo che ciò avvenga”, ha aggiunto sottolineando che “sarà un’operazione che coniuga il business con una grande impronta sociale. Dal primo giorno ho detto, anche a scapito della nostra offerta economica, che preferisco guadagnare qualcosa in meno, ma garantire che tutti i 1.200 dipendenti restino, anzi si cresca. Niente macelleria sociale ma investimento in un territorio importante come quello di Alba”. “L’economia circolare sarà il grande settore di rinascita dell’economia che non è fatta per produrre tante vecchie automobili, quindi non è grave se noi perdiamo l’industria dell’automobile come la immaginavamo nel passato, sarebbe grave se noi perdessimo quella dell’economia circolare o dell’aerospazio o dell’intelligenza artificiale, l’automobile e’ il passato”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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