(Adnkronos) – "Confesso la mia sorpresa, nessuno di noi se lo aspettava, trovarsi in testa al botteghino, campione di incassi, solo al pensiero mi manca il respiro. E di biopic ne ho interpretati tanti, dal giovane papa Roncalli a Galeazzo Ciano, forse persino più di 'Picchio' Favino. Avevo qualche timore all'inizio sulla tenuta del film, speravo sulla curiosità degli spettatori. Un risultato che va al di là di ogni aspettativa". Massimo Ghini parla all'Adnkronos e commenta il film di Giacomo Campiotti, di cui è protagonista, 'Ennio Doris – C'è anche domani' dedicato al fondatore della Banca Mediolanum, primo in classifica nel box office di ieri con 94mila euro incassati e un totale ad oggi di oltre 350mila euro. "Abbiamo raccontato una storia vera, quella di una famiglia semplice, unita – aggiunge Ghini – I Doris sono tra le quattro famiglie più ricche d'Italia, non si danno arie, scherzando l'ho detto alla moglie Lina, ai figli Massimo e Annalisa, 'ma voi siete una famiglia finta'. Ho conosciuto gente arrogante, presuntuosa. I Doris non sono così, al contrario sono educati, gentili, rispettosi. Lina, la moglie del banchiere, me la sono trovata seduta su un tronco d'albero, 'non voglio disturbare', mi ha detto facendomi anche complimenti inattesi. Io non sono alto come Ennio, non ho i suoi occhi azzurri – prosegue Ghini – Eppure la moglie mi ha confessato di essere stata sorpresa non tanto dall'interpretazione fisica, ma soprattutto dal modo di comportarmi, dalla mia grinta. In tutto questo riconosceva il marito, ne sono stato profondamente lusingato". E Massimo Ghini conclude ricordando di "aver conosciuto Ennio Doris grazie a questo film. Un uomo che ha costruito un impero, che ha lasciato un segno e una eredità morale – spiega l'attore- E lo si vede da tutte quelle persone che lavorano nella sua banca Mediolanum. Positive, entusiaste, sanno di far parte di una grossa squadra, di un team. Li ho conosciuti sul set, ed è proprio così. Fanno i soldi, lavorano con slancio e passione e rispettano il prossimo. E' questo l'insegnamento che ci lascia il grande Ennio Doris". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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