(Adnkronos) – “L’asma è una malattia che non guarda l’età: colpisce la popolazione pediatrica, gli adolescenti e gli adulti. Stiamo parlando del 5-6% della popolazione generale, quindi almeno 3 milioni di italiani. Di questi circa il 10% è affetto dalla forma grave della malattia, che oltre a rappresentare una sfida per la salute del paziente, hanno un impatto significativo anche dal punto di vista economico. L’ asma grave, infatti, è causa di visite non programmate, ripetuti accessi al Pronto soccorso e ricoveri in ospedale e, in casi rarissimi, anche di morte. Nonostante la malattia in aumento, se il paziente è ben controllato e segue la terapia nessuna attività è preclusa. L’asma non ha fermato un campione come l’ex calciatore David Beckham vicino al Pallone d’oro nel 1999”. Così all’Adnkronos Salute Paola Rogliani, professoressa ordinaria di Malattie dell'Apparato Respiratorio e direttore Uoc della Fondazione Policlinico Tor Vergata e presidente-eletto della Società Italiana Pneumologia (Sip-Irs) in occasione della Giornata mondiale dell’asma, tema al centro di una conferenza stampa promossa oggi a Palazzo Giustiniani su iniziativa del senatore della Lega Roberto Marti. “Va detto, però, che un bambino con asma non necessariamente diventerà un adulto asmatico – tiene a precisare Rogliani – perché durante la crescita è possibile che i sintomi diminuiscano o che la malattia regredisca completamente”. Nel mondo l’asma è una “patologia in lieve incremento, specialmente nei cosiddetti Paesi industrializzati. Sicuramente – fa notare Rogliano – riscontriamo una maggiore incidenza e prevalenza nelle zone urbane anche a causa dell’inquinamento. Con l’arrivo della primavera e del periodo di fioritura del polline, i pazienti asmatici che sono allergici a specifici tipi di polline possono riscontrare un peggioramento dei loro sintomi. Molti asmatici possono presentare inoltre un'iperattività bronchiale, rendendo le loro vie aeree particolarmente sensibili a stimoli come odori intensi, eccessiva umidità o appunto il polline". La Giornata mondiale dell’asma è un appuntamento importante “per ricordare la parola chiave di questa malattia, ‘controllo’ – conclude Rogliani – termine che implica il controllo dei sintomi, la gestione delle crisi acute e l'aderenza alla terapia inalatoria, che è generalmente semplice da seguire e si basa sull’associazione di farmaci broncodilatatori e corticosteroidi. Tale terapia mira a alleviare i sintomi e a ridurre l’infiammazione delle vie aeree. Se ben controllata e se il paziente segue la terapia del proprio medico curante nessuna attività è preclusa. L’asma non ha fermato campioni dello sport, italiani e stranieri, come David Backham che ha vinto di tutto”. Per l’esattezza: nel Manchester United in 12 anni l’ex centrocampista inglese ha vinto 6 campionati, 2 Coppe d'Inghilterra, 2 Charity Shield, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Beckham ha all’attivo 265 match in Premier League con 62 gol e in totale 394 partite in cui ha realizzato 85 gol. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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