(Adnkronos) – Da rifiuto a risorsa, nuova vita per i dispositivi medici preriempiti usati per le terapie contro diabete, obesità e malattie rare, che diverranno materie prime seconde grazie al completo riciclo. Al via a Torino, Parma e, a breve, Bologna, la fase pilota del progetto ‘TakeBack: ReMed’, l’iniziativa per la raccolta e il riciclo dei device preriempiti per iniezione, promossa per la prima volta in Italia da Novo Nordisk, azienda attiva nel campo delle malattie croniche non trasmissibili e delle patologie rare. Dalle ‘penne’ monouso a oggetti di uso comune, come sedie e complementi d’arredo, il percorso diventa un modello di raccolta e riciclo del tutto innovativo, per trasformare un dispositivo medico usato da rifiuto a risorsa. Sono oltre 1 milione, infatti, le ‘penne’ preriempite usate per le terapie contro diabete, obesità e malattie rare, che ogni anno sono utilizzate dai cittadini torinesi, parmigiani e bolognesi e che, fino a ieri, finivano in discarica mentre ora, grazie al progetto ‘TakeBack: ReMed’, torneranno a nuova vita. ‘TakeBack: ReMed’ s’inserisce nell’impegno globale che Novo Nordisk ha assunto nel campo della sostenibilità con ‘Circular for zero’, iniziativa globale che si pone l’obiettivo di raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Sperimentato con successo in Brasile, Francia, Danimarca e Regno Unito, ‘TakeBack: ReMed’ ora arriva in Italia con sperimentazioni che interesseranno Torino, Parma e, a breve, Bologna dopo l’approvazione del progetto in giunta comunale. A conferma dell’importanza che progetti come questo hanno sull’ambiente in termini di risparmio di CO2, ci sono i dati che arrivano dalle esperienze già avviate in altri paesi: nel Regno Unito, ad esempio, si è ottenuto un risparmio del processo di smaltimento pari a circa il 90% passando da 26g a 3g di CO2. “Novo Nordisk lega indissolubilmente l’impegno per il miglioramento della qualità di vita delle persone con l’innovazione e la sostenibilità, perché siamo convinti che il valore terapeutico dei nostri farmaci debba essere sempre associato anche al loro impatto ambientale”, spiega Marco Salvini, Sr director External affairs di Novo Nordisk Italia. “L’obiettivo è raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Portiamo avanti in tal senso una strategia che ragiona in ottica Planetary Health. Promuoviamo la riduzione dei consumi e delle emissioni, il riciclo dei rifiuti e lo sviluppo di prodotti riutilizzabili all’interno di un’economia circolare che copre tutta la filiera dalla produzione alla distribuzione. Grazie alla collaborazione con le Istituzioni e gli attori del territorio è possibile creare le condizioni per fare la differenza e promuovere azioni, concrete, virtuose e veramente sostenibili come ‘TakeBack: ReMed'”, aggiunge. La sperimentazione, partita a Torino e Parma e in fase di avvio nelle prossime settimane a Bologna, si svilupperà grazie a un accordo con Federfarma che promuove l’adesione delle farmacie cittadine e fornirà i dati di raccolta. In questi presidi, i cittadini troveranno il kit per la raccolta composta da buste di raccolta delle penne utilizzate che saranno distribuite ai cittadini. Ogni busta potrà contenere tra le 10 e le 15 penne e si stima una previsione di risposta di restituzione da parte della cittadinanza del 25%. Le penne raccolte saranno poi trasferite in Danimarca per completare il ciclo di recupero. Grazie a diverse partnership locali, infatti, Novo Nordisk raccoglie, stocca e spedisce le penne usate in Danimarca, per poi trasformarle in materie prime seconde utilizzate per la creazione di oggetti di uso comune, come sedie, lampade, vasi e molto altro. Le penne monouso adesso sono riciclabili fino all’85%. Insomma, un modello chiaro di economia circolare applicato al settore sanitario e farmaceutico, che, grazie all’impegno di Novo Nordisk e alla collaborazione delle municipalità coinvolte, partirà dalle città pilota per poi estendersi anche in altre città italiane. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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