(Adnkronos) – A Roma il prezzo dei biglietti dei bus e della metro potrebbe salire a due euro. Dal M5S a Fratelli d'Italia il fronte del no a questa misura è ampio. "Siamo contrari, ancor di più in un momento storico in cui il potere di acquisto delle famiglie continua a ridursi e, parallelamente, il livello dei servizi del trasporto pubblico è ben lontano dall'essere adeguato tra guasti e continui disservizi" dichiarano la capogruppo M5S e consigliera capitolina Linda Meleo e il capogruppo Lista civica Raggi e consigliere capitolino Antonio De Santis. "Chiediamo quindi con forza al sindaco di fermare questa misura iniqua che lede le fasce più deboli della popolazione, che, a esempio, non possono acquistare abbonamenti annuali, il cui importo rimarrebbe invariato, o che non utilizza quotidianamente il trasporto pubblico locale. Una misura che stride anche con la gratuità degli abbonamenti per gli under 19, a prescindere dalle fasce di reddito, che, da sola, pesa circa 16 milioni di euro sul bilancio comunale. Tra minacce di aumento delle strisce blu, la scure della Ztl fascia verde di cui non si nulla ancora oggi, a meno di due mesi dalla sua presunta entrata in vigore, e ora anche l'annunciato aumento del prezzo dei biglietti, questa mobilità sostenibile si sta tramutando più in una mobilità da incubo". "Non si può chiedere ai cittadini l'aumento del costo del biglietto a due euro per un servizio del trasporto pubblico inefficiente e indegno per una Capitale europea" scrive in una nota Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d'Italia. "Gualtieri piuttosto si preoccupi di combattere seriamente l'evasione dal pagamento del biglietto". "È noto come in tantissime stazioni della metro molte persone scavalchino i tornelli o accedano da entrare secondaria, per non parlare di alcune tratte degli autobus nella quali l'evasione raggiunge percentuali spaventose. Rimane una considerazione su tutto, un aumento si può chiedere se si migliora un servizio ma visto che a Roma peggiora di giorno in giorno è inaccettabile e offensivo per i cittadini il solo pensiero di voler aumentare il costo del biglietto". "Il trasporto pubblico è a livelli ancora disastrosi e nel mentre il sindaco pensa di bloccare il traffico veicolare privato mediante la Ztl cittadina e non contento, per mazzolare i cittadini, vuole anche alzare il costo del biglietto a 2 euro" dichiara la senatrice di Roma di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni. "Resto francamente basita da tale pianificazione limitativa della libertà di circolazione degli individui. Sarò al fianco dei romani in ogni modo per tentare di fermare tali vessazioni assolutamente inaccettabili". "La richiesta di Gualtieri alla Regione di un aumento a due euro del biglietto del trasporto pubblico locale appare inaccettabile, soprattutto in considerazione del netto peggioramento del servizio negli ultimi anni" dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo. "Con quale faccia si può andare nelle periferie della Capitale a dire a un residente, che con grande fatica raggiunge il centro o comunque il proprio posto di lavoro, che il biglietto di autobus e metro aumenta?''. ''Come ha proposto l'assessore regionale Fabrizio Ghera si potrebbe immaginare una differenziazione tra il costo per i residenti/pendolari e quello per i turisti, che sarebbe sicuramente una misura più equa – aggiunge -. Siamo, però, contrari a un indiscriminato aumento delle tariffe del trasporto pubblico per tutti i romani finché il livello del servizio non migliorerà". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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