Biden all’Onu: “Putin ha fallito, Ucraina è libera. Ora chiudere accordo per Gaza”

42
Tempo di lettura: 3 minuti

(Adnkronos) – Joe Biden ha pronunciato oggi il suo ultimo discorso all'Assemblea generale dell'Onu da presidente degli Stati Uniti, durante l'intervento alla 79esima sessione. Prima di fare il punto su Ucraina, Gaza e Libano – ma anche sull'addio alla corsa per la Casa Bianca – Biden è stato accolto da un applauso: "Oggi è il mio quarto discorso qui, ed è il mio ultimo", ha detto. "Non possiamo stancarci, non possiamo distogliere lo sguardo e non cesseremo di sostenere l'Ucraina", ha assicurato il presidente degli Stati Uniti. "La buona notizia è che la guerra di Putin ha fallito nel suo obiettivo principale. Ha deciso di distruggere l'Ucraina, ma l'Ucraina rimane libera, ha deciso di indebolire la Nato, ma la Nato è più forte, più grande e più unita che mai", ha aggiunto Biden. "Ora è arrivato il momento per le parti di finalizzare i termini (dell'accordo, ndr) – riportare gli ostaggi a casa, garantire la sicurezza di Israele e Gaza, liberandola dal controllo di Hamas, alleviare le sofferenze a Gaza e mettere fine a questa guerra", le parole del presidente sul conflitto in corso. E ancora: "Siamo determinati a prevenire una guerra più ampia che potrebbe travolgere l'intera regione. Hezbollah, senza che sia stata provocata, dopo l'attacco del 7 ottobre ha iniziato a lanciare razzi su Israele. Quasi un anno dopo, troppe persone su entrambi i lati del confine israeliano-libanese rimangono sfollate. Una guerra su vasta scala non è nell'interesse di nessuno".  "Anche se la situazione è peggiorata, una soluzione diplomatica è ancora possibile. In realtà rimane l'unica via per una sicurezza duratura e per consentire agli abitanti di entrambi i Paesi di tornare nelle loro case al confine in sicurezza. È ciò per cui stiamo lavorando senza sosta", ha proseguito il presidente americano. "Dobbiamo impedire all'Iran di agire tramite i suoi 'proxy' e garantire che mai si doti di armi nucleari", le parole di Biden all'Assemblea generale dell'Onu. Per Biden, "l'intelligenza artificiale cambierà i nostri modi di vivere, i nostri modi di lavorare, i nostri modi di fare la guerra" e "potrebbe migliorare le nostre vite". "Ma l'intelligenza artificiale porta anche grandi rischi, dai deep fake alla disinformazione, ai nuovi patogeni alle armi biologiche", ha aggiunto Biden, secondo cui "quello che dobbiamo fare è gestire questa nuova tecnologia", sottolineando che "non c'è nulla di certo su come l'intelligenza artificiale si evolverà".  "Alcune cose sono più importanti che restare al potere", ha poi detto il presidente Biden, che nella parte conclusiva del suo ultimo discorso all'Assemblea generale ha fatto riferimento alla sua decisione di abbandonare la campagna per la rielezione alla Casa Bianca. "Essere presidente è stato l'onore della mia vita", ha affermato Biden, assicurando che "c'è ancora molto che voglio fare". Poi ha aggiunto: "Per quanto ami il mio lavoro, amo di più il mio Paese e ho deciso, dopo 50 anni di servizio pubblico, che è tempo che una nuova generazione di leader guidi la mia Nazione". "Cari leader, non dimentichiamo mai che alcune cose sono più importanti che restare al potere. È il vostro popolo che conta di più – ha concluso – Non dimenticatelo mai, siamo qui per servire le persone, non il contrario. Quella è l'anima della democrazia". "Noi sosteniamo la riforma e l'espansione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha quindi indicato il presidente degli Stati Uniti. "E' tempo di andare avanti", ha proseguito Biden, auspicando che il principale organismo delle Nazioni Unite "torni a mediare per la pace" grazie anche a "nuove voci e prospettive". "Siamo più forti di quanto pensiamo. Siamo più forti insieme che da soli" e "ciò che le persone chiamano impossibile è solo un'illusione", ha continuato il numero uno Usa. "Sembra sempre impossibile finché non viene fatto", ha poi detto Biden in conclusione del suo discorso, citando l'ex leader sudafricano e simbolo della lotta contro l'apartheid, Nelson Mandela. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)