Pubblicato l’Atlante dei dati ambientali

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atlante dei dati ambientali
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֎L’ambiente è una risorsa preziosa e fragile, che richiede una conoscenza approfondita e aggiornata per essere tutelato e governato֎

È stato pubblicato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) l’Atlante dei dati ambientali – edizione 2024, un volume che offre una panoramica e una selezione dei principali dati ambientali in Italia con cartografiche che mostrano la distribuzione sul territorio delle principali informazioni ambientali.

L’obiettivo è quello di fornire informazioni territoriali accurate e aggiornate su temi quali il suolo, l’acqua, la biodiversità, l’aria, il clima, i rifiuti, l’energia e gli impatti ambientali delle attività umane e, allo stesso tempo, di aiutare a prendere coscienza delle sfide ambientali che ci attendono e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di ripristino degli ecosistemi degradati.

L’Atlante si articola in sei sezioni tematiche: geosfera, idrosfera, biosfera, atmosfera, cambiamenti climatici e antroposfera. Ogni sezione raccoglie dati certificati dal Sistema informativo nazionale ambientale (Sina) curato dall’Ispra e dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), in coerenza con quanto pubblicato dalla Banca Dati degli indicatori ambientali di Ispra, la più completa raccolta di dati statistici e informazioni sullo stato dell’ambiente in Italia, che include oltre 300 indicatori di rilevanza statistica sull’ambiente in linea con i principali core set intertematici nazionali e internazionali.

L’ambiente è una risorsa preziosa e fragile, che richiede una conoscenza approfondita e aggiornata per essere tutelato e governato. Conoscenza, tutela e gestione sostenibile sono anche le parole chiave del recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) del 24 giugno 2024. Secondo il regolamento, tutti gli stati membri dell’Ue devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate entro il 2030 e di tutti gli ecosistemi entro il 2050. Questo quadro giuridico vincolante richiede agli Stati di adottare piani nazionali di ripristino che individuino le aree prioritarie di intervento, basandosi su dati e strumenti elaborati a livello europeo, come il programma Copernicus, e su dati nazionali accurati e aggiornati e in linea con i canoni della statistica ufficiale.

Ma oltre a fornire un quadro chiaro e dettagliato dello stato dell’ambiente, l’Atlante mira a sostenere la pianificazione territoriale, la gestione delle risorse ambientali e la transizione ecologica del Paese. L’integrazione poi con l’EcoAtlante, il portale interattivo sviluppato dall’Ispra, consente di esplorare in modo dinamico i dati raccolti attraverso percorsi cartografici che facilitano l’accesso alle informazioni ambientali di dettaglio.

 

Elsa Sciancalepore