Corteo pro Palestina a Roma, città blindata: 1.600 controllati, 19 in questura

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(Adnkronos) –
Roma blindata in vista della manifestazione pro Palestina di oggi, sabato 5 ottobre, vietata dalla questura. L'inizio è previsto intorno alle 14. I primi manifestanti sono già in piazza. Blindati di polizia, carabinieri e guardia di finanza presidiano la stazione di Roma Ostiense. La mobilitazione arriva alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele.  Il piano sicurezza è scattato questa mattina con controlli intensificati, soprattutto, alle stazioni e ai caselli autostradali. Sono 1.600 le persone controllate. In totale 19 persone sono state portate in questura per valutare la loro posizione ai fini dell'eventuale foglio di Via. Sono presenti presidi delle forze dell'ordine in diverse zone della Capitale.  E' allarme infiltrati: "Questa è una preoccupazione che sussiste sempre e anche in situazioni difficili, il numero dei partecipanti, ma voglio essere ottimista", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. I controlli, come spiegato da Roberto Massucci, nuovo questore di Roma, iniziano fin dai caselli, diventando più stringenti nei luoghi delle iniziative "per le quali, lo ricordo, esiste un divieto che va fatto rispettare anche utilizzando il dialogo".  "Ci sono due questioni: la posizione di principio e quella operativa. Vedremo lo scenario che si realizza. Voglio dire che quella di domani (oggi, ndr), se dovesse verificarsi, sarebbe una manifestazione illegale" ma sono certo che "sarà gestita con equilibrio dalle forze di polizia e senza turbative per l'ordine pubblico. In ogni caso le decisioni operative vanno prese sul campo", ha poi aggiunto Piantedosi sottolineando: "Non tutti i manifestanti saranno in piazza, c'è una sigla molto importante tra le associazioni palestinesi che ha accettato il divieto riprogrammando una manifestazione per il 12 ottobre". "Noi ci aspettiamo che ci sia un senso di responsabilità e che comunque non ci siano ricadute significative sull'ordine pubblico", ha affermato il ministro.  "Non si può trasformare una legittima manifestazione a favore della Palestina in una esaltazione dell'antisemitismo e di un'azione terroristica che ha provocato migliaia di morti", ha detto dal canto suo il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. "Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi di culto ebraici – ha sottolineato – e mi auguro che prevalga il buon senso: è inaccettabile trasformare manifestazioni di libero pensiero in manifestazioni in cui si indica al pubblico ludibrio una persona come la senatrice Segre, che è un'immagine emblematica della lotta contro il nazifascismo, così come non è accettabile additarla come pericolosa agente sionista o fare lo stesso con persone che sono di origine ebraica", ha concluso.  Per le manifestazioni pro-Palestina del 5 ottobre "noi abbiamo già iniziato a lavorare sulle informazioni e faremo un tavolo tecnico il 4 ottobre. Ci stiamo organizzando per pianificare servizi specifici a Ostiense e, i controlli, inizieranno fin dai caselli, diventando più stringenti nei luoghi delle iniziative per le quali, lo ricordo, esiste un divieto che va fatto rispettare anche utilizzando il dialogo". Lo ha spiegato Roberto Massucci, nuovo Questore di Roma, nel corso dell'incontro con la stampa dopo l'insediamento a San Vitale. "Questa è una gestione che inizierà già nelle prossime ore – aggiunge – Poi proseguirà anche nelle giornate successive".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)