֎La comunicazione pubblica della scienza è diventata un bisogno sociale diffuso, perché i cittadini hanno bisogno di informazione e conoscenza scientifica per poter sviluppare i diritti della «cittadinanza scientifica»֎
Si è avviata la XXII edizione della Settimana del pianeta Terra «Il nostro futuro», il #festival internazionale delle #geoscienze – Sveliamo la #Geologia e l’immensa Bellezza d’Italia.
La Settimana del pianeta Terra è un Festival scientifico che coinvolge tutta l’Italia, vive dal 2012 ed è diventato il principale appuntamento condiviso di comunicazione pubblica delle Geoscienze.
Le Geoscienze sono fortemente presenti nella nostra quotidianità e rivestono un ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale e ambientale del nostro Paese, riguardano risorse idriche, minerarie ed energie, dinamica fluviale e costiera, protezione dai rischi geologici e idrogeologici, sviluppo sostenibile, sicurezza ambientale e salute umana.
La comunicazione pubblica della #scienza è diventata un bisogno sociale diffuso, perché i cittadini hanno bisogno di informazione e conoscenza scientifica per poter sviluppare i diritti di quella «cittadinanza scientifica» intesa come condivisione del patrimonio scientifico messo al servizio della comunità.
L’Italia alla scoperta delle Geoscienze. Una società più informata è una società più coinvolta, per l’appunto.
Con la consapevolezza che la condivisione del sapere è l’obiettivo principale di una buona comunicazione scientifica e con le Geoscienze come unico denominatore comune, il Festival vuole condividere con un pubblico di tutte le età lo straordinario patrimonio geologico, ambientale, naturalistico e culturale del Paese. Sia quello più spettacolare sia quello meno conosciuto, ma non meno affascinante, quello che si ha la fortuna, spesso senza saperlo, di avere a due passi da casa, magari proprio dietro l’angolo.
La #settimanadelpianetaterra dà voce non solo all’ambito accademico e di ricerca ma anche agli animatori e divulgatori, operanti nei vari settori, capaci di trasferire e diffondere, in modo rigoroso ma semplice, partecipato e gioioso, la cultura geologica, ambientale e naturalistica. Creando attenzione, curiosità e conoscenza per la ricerca e la scoperta scientifica. La conoscenza accresce l’emozione e l’emozione anticipa il sapere. Per una società che si ascolta e si migliora condividendo le opportunità che derivano dallo sviluppo della scienza e della tecnologia.
Per il presente ma soprattutto per il futuro di tutti!
E così coniugando saperi e linguaggi diversi si portano le Geoscienze in scena, facendole dialogare con arte, storia, archeologia, letteratura, teatro, cinema, musica, danza ed enogastronomia. In questo modo le componenti scientifiche si integrano con quelle artistiche e culturali per promuovere e valorizzare al meglio non solo la bellezza del patrimonio geologico ma anche quella dell’Italia. E toccando temi di particolare attualità che vanno dalla cura e salvaguardia del territorio alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, dai rischi connessi ai pericoli naturali, dal mutamento climatico in atto allo sviluppo ecosostenibile, alla transizione ecologica ed energetica, alla salute umana.
Tanti i «#Geoeventi» organizzati da università e scuole, enti di ricerca, enti locali, associazioni culturali e scientifiche, parchi e musei, mondo professionale diffusi sullo stivale, escursioni, passeggiate e visite guidate nei centri urbani e storici, porte aperte nei musei, centri di ricerca e osservatori astronomici, giochi e laboratori didattici e sperimentali dedicati alle scuole, esposizioni e mostre, convegni, conferenze, seminari e dialoghi, letture a tema, attività artistiche e musicali, enogastronomia.
Una settimana che contribuisce alla conoscenza e al rilancio dei territori e delle economie locali, della promozione e crescita socio-culturale e del turismo culturale sensibile ai valori ambientali.
E in Puglia due gli eventi in programma… L’acqua che berremo sul Massiccio carsico del Gargano, evento in programma a Cagnano Varano (FG) che vuole far riflettere sull’importanza dell’acqua, una risorsa essenziale per la vita; l’inaugurazione della sezione di sismologia del museo di Scienza della terra, evento in programma presso il Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali, dell’Università degli studi di Bari, che sarà occasione per incontrare il professor Stefano Diceglie, già fondatore dell’Osservatorio geofisico sperimentale di Laureto (Br), autore delle donazione dei sismografi Viechert della fine degli anni 50 del XX secolo al Dipartimento, per l’appunto.
Elsa Sciancalepore
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