֎È stato effettuato il lavoro di perlustrazione delle spiagge alla ricerca delle tracce di tartarughe uscite dal mare per deporre le loro uova. Questa fase si è conclusa nella seconda decade di agosto, dopo una lunga serie di levate mattutine tra le 5:00 e le 5:30, quando le spiagge sono deserte e il rilevamento di tracce più probabile֎
Anche per questo 2024 il progetto di localizzazione, monitoraggio e protezione dei nidi di tartarughe sulle spiagge laziali ha preso il via con gli incontri di formazione per volontari vecchi e nuovi nel mese di aprile; i ricercatori di Tartalazio, unica struttura regionale organizzata e abilitata per tutte le procedure previste dal progetto, hanno organizzato la formazione interna e una serie di incontri per preparare il progetto nei dettagli. Un ulteriore incontro di formazione è stato organizzato a cura del Wwf, a maggio ad Ostia, presso la Lega Navale, dove sono intervenuti Luca Marini per Tartalazio e Franca Maragoni per il Wwf
Ad attività conclusa il Wwf fa il punto sui risultati raggiunti nella campagna di nidificazione della Caretta caretta nel Lazio. Sono stati 14 i nidi distribuiti su tutta la regione, con centinaia di uova deposte e centinaia di tartarughine che sono state accompagnate verso il mare, verso la loro nuova vita.
La routine delle giornate dei volontari che si sono alternati alla messa in pratica sul campo di quanto appreso negli incontri di preparazione è iniziata nei primi giorni di giugno. È stato effettuato il lavoro di perlustrazione delle spiagge alla ricerca delle tracce di tartarughe uscite dal mare per deporre le loro uova. Questa fase si è conclusa nella seconda decade di agosto, dopo una lunga serie di levate mattutine tra le 5:00 e le 5:30, quando le spiagge sono deserte e il rilevamento di tracce più probabile.
È dalla metà giugno, con il ritrovamento dei primi nidi, che il lavoro è aumentato, soprattutto per i ricercatori di Tartalazio impegnati nella verifica della presenza delle uova, per la messa in sicurezza del nido e, a volte, nella traslocazione delle uova in una zona più idonea se la deposizione era avvenuta in punti rischiosi per la maturazione degli embrioni e la schiusa.
Nella prima settimana di agosto sono iniziati i turni di notte e l’allestimento del campo per la schiusa, per cogliere il momento dell’emersione dalla sabbia e assicurare alle piccole di raggiungere facilmente il mare.
Sono stati mesi di forti emozioni e di grande impegno per tutti, con i giorni e le notti che hanno visto una intensa partecipazione dei volontari del Wwf Litorale Laziale . A qualsiasi ora e in qualsiasi condizione e su tutti i nidi, da Fondi a Civitavecchia, hanno condiviso con i ricercatori tutte le fasi, supportandoli con competenza ed entusiasmo.
Fondamentale il lavoro sul litorale della provincia di Latina e di Roma con Diana, Francesco, Maddalena, Tiziana, Luciano Bruno, Franca, Alberto, Giovanna, Giorgia, Penelope, Giorgia, Claudio ed Emma; Gabriele e il suo gruppo scout, tutti volontari e simpatizzanti Wwf, un piccolo grande gruppo entusiasta e motivato. È stato un lavoro di squadra che oltre a far acquisire competenze sulla biologia marina e in particolare sul ciclo vitale delle tartarughe marine ha regalato la bellezza di lavorare in team facendo ognuno la propria parte, anche minima ma con impegno, per la riuscita del progetto.
(Fonte Wwf)