Prima di tutto il magnifico comprensorio territoriale dove nasce la «civiltà dell’acqua» già in tempo etrusco, civiltà che raggiunge il suo apice con la conferma della fama terapeutica, durante la prima repubblica romana e gli inizi dell’impero. Non viene forse Augusto guarito dalla Acque di Chianciano? E non è lo stesso imperatore che ne consiglia l’uso al «suo» poeta Orazio?
Poi la quantità e la qualità del bacino idrogeologico tra i più singolari e preziosi di Europa.