Sistri – Comincia la seconda sessione di test

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E, adesso, a poche ore dalla seconda sessione prevista per i giorni 23, 24 e 25 novembre e annunciata con un sobrio comunicato pubblicato sul sito www.sistri.it il 14 novembre, il ministero dell’Ambiente ha presentato le più volte annunciate guide rapide

E si parla ancora del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). Dopo le note vicissitudini estive, che hanno messo in seria discussione la sopravvivenza del Sistema, il Ministero ha appena dato inizio ad una serie di test, finalizzati alla verifica delle componenti tecniche nell’ottica di una complessiva quanto generale semplificazione dell’intero impianto.
Il primo di tali test si è svolto il 24 ottobre scorso nella totale indifferenza del mondo imprenditoriale, ossia di quella platea di soggetti che dovrebbe farne proprie le dinamiche per un successivo strutturato utilizzo. E, adesso, a poche ore dalla seconda sessione di test prevista per i giorni 23, 24 e 25 novembre e annunciata con un sobrio comunicato pubblicato sul sito www.sistri.it il 14 novembre, il ministero dell’Ambiente ha presentato le più volte annunciate guide rapide.

Quattro di esse sono destinate ai vari soggetti coinvolti nella filiera del rifiuto (Guida rapida Produttori, Trasportatori, Recuperatori/Smaltitori, Intermediari) ed altrettante disciplinano alcuni casi particolari (Microraccolta, Gestione arrivi, Trasporto intermodale e Spedizioni transfrontaliere).

All’interno delle stesse guide è riportato il dettaglio delle modifiche apportate al Sistema ed alle procedure, modifiche sostanziali che diventano immediatamente operative.

Di seguito elencati i punti salienti:

a – Possibilità, per il Trasportatore, di firmare la presa in carico e le registrazioni cronologiche entro 10 giorni dal trasporto;
b – Registrazioni cronologiche generate sempre in automatico dal Sistri nel registro cronologico del Trasportatore;
c – Possibilità, per il Trasportatore, di prendere in carico e/o consegnare il rifiuto senza la necessità di inserire il dispositivo usb veicolo nel computer del produttore e/o dell’impianto (utilizzando l’Area Conducente ad Accesso Pubblico ad inizio e fine giornata);
d – Possibilità di indicare nella scheda Sistri il volume di un rifiuto in alternativa al peso;
e – Possibilità, per il Produttore, di scegliere se mantenere il peso verificato a destino dall’impianto o modificarlo in fase di associazione della scheda Sistri al registro cronologico;
f – Possibilità, per il Produttore, di effettuare la registrazione cronologica di scarico entro 10 giorni dalla data di presa in carico del Trasportatore;
g – Possibilità, per il Destinatario, di effettuare e firmare la registrazione cronologica di carico entro 2 giorni dall’accettazione del rifiuto;
h – Introduzione della causale «carico cumulativo rifiuti urbani» su registri cronologici dell’Impianto;
i – Possibilità, per l’Intermediario, di compilare la scheda Sistri per conto del Produttore.

E per la Microraccolta altrettante rilevanti modifiche:
? Semplificazioni nell’utilizzo del dispositivo usb veicolo (come anticipato nel precedente punto c);
? Semplificazioni per il Produttore (come anticipato nei precedenti punti d, e, f, i);
? Gestione dei casi particolari «tentata presa» e «carichi sopraggiunti durante il giro»;

? Eliminazione dichiarazione tragitto;

? Implementazione «Comunicazione trasporto rifiuti» senza l’obbligo di indicare i seguenti dati:
– Quantità o volume «presunto»;
– Numero colli e tipo imballaggio;
– Nominativo conducente;
– Targa mezzo di trasporto.

In definitiva, un totale stravolgimento del Sistema, che nelle prime forme ora evidenziate risulta portar in vita il vecchio Formulario di identificazione rifiuto (Fir) posto però su base informatica; bisognerà ora procedere con il comprovare e il mettere in esercizio il tutto e questo al fine di valutare efficienza e funzionalità tecnica, elementi questi necessari a mantener saldi gli obiettivi iniziali del complesso.

Bisogna recuperare la fiducia di 73.000 Produttori, 20.000 Trasportatori, 10.000 Impianti e 551 Comuni e altri Enti e Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della regione Campania e che aspettano, tra le altre cose, ancora ragguagli in merito al destino dei contributi già versati negli anni in cui non è risultato attivo il Sistri, presidio di legalità balzato, sino ad ora, agli onori più per le cronache giudiziarie che per questioni legate alla tutela dell’ambiente.

A noi ora non resta che prepararci alla seconda sessione di test, tempistiche permettendo, e continuare a seguire l’argomento anche avvalendoci del sistriforum.com, il social network italiano sui rifiuti, valido contributo in materia che da voce agli operatori di settore.