Ci uniamo al coro di dissenso di Associazioni ed Enti contro un provvedimento che toglie ossigeno ad un rilancio economico della piccola e media impresa con risultati benefici per l’ambiente!
Occorre un impegno da parte di ogni singolo a chiedere al governo spiegazioni e l’immediata cancellazione dell’art. 29 inerente gli sgravi.
Scrivi anche tu al Governo per chiedere spiegazioni al riguardo .
Fac simile da scrivere nel testo:
Vorrei avere spiegazione scritta dei motivi che hanno portato ad approvare l’art 29 del decreto legge n.185 del 28 novembre 08. Esso rende più difficile e meno efficace l’accesso agli sgravi del 55% degli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici. Essendo una delle iniziative concrete fatte dal Governo per risparmiare energia e rispettare gli impegni presi con il protocollo di Kyoto, chiedo che l’iniziativa venga ripristinata. Segnalo anche le gravi conseguenze economiche collegate ad una politica energetica che disincentiva risparmio energetico e micro-generazione distribuita, in quanto mette in difficoltà un reparto economico di piccole e medie imprese che sono nate o si sono riqualificate attorno a questo indirizzo internazionalmente riconosciuto e perseguito con convinzione a livello europeo. Grazie
Battuta d’arresto agli sgravi del 55% per il risparmio energetico
È con profonda delusione che apprendiamo dal sito del Governo la manovra anticrisi approvata con Decreto Legge n. 185 in data 28/11/2008, che rende più difficile e meno efficace l’accesso agli sgravi del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici per il 2008-2009-2010 e con effetto retroattivo.
I privati e le imprese intenzionati a chiedere il bonus dovranno, da ora, inviare una domanda all’Agenzia delle Entrate (oltre alla documentazione all’Enea) e sperare che i fondi stanziati non siano ancora terminati.
L’Agenzia delle Entrate esaminerà le domande in base all’ordine cronologico di invio e comunicherà entro 30 giorni l’esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento «l’assenso si intende non fornito» e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.
Per le agevolazioni sugli interventi energetici sono stati stanziati 82,7 milioni di euro per il 2008; 185,9 milioni per il 2009 e 314,8 milioni per il 2010. Una volta terminati i fondi non sarà più possibile accogliere le domande dei cittadini e delle imprese.
Le richieste per l’anno in corso dovranno essere inviate dal 15 gennaio 2009 al 27 febbraio 2009.
Per le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali.
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Non condividiamo questo tipo di provvedimento che, a soli 2 anni dalla sua entrata in vigore, aveva permesso a più di 200mila tra aziende e privati di fare qualcosa nel concreto, per risparmiare energia e rispettare gli impegni presi con il Protocollo di Kyoto.
La formula del
«silenzio-diniego» segnala anche chiaramente un discostamento dalle buone pratiche, in quanto premia l’eventuale incapacità tecnico/organizzativa nell’accoglimento della domanda, lasciando il rischio di diniego solamente a carico del cittadino indipendentemente dal contenuto della domanda stessa!
È importante impedire l’applicazione del decreto. L’ambiente si tutela anche grazie ad interventi concreti di riqualificazione energetica in edilizia. La detrazione fiscale del 55% in tre o più anni aiuta chi deve fare l’investimento, aumenta il fatturato complessivo del comparto, e quindi, in ultima analisi, sostiene l’economia dando lavoro alle aziende che forniscono il servizio e che a loro volta pagano Iva e tasse, questo, in un Paese «razionale», verrebbe tutelato ed incrementato!
(Fonte Energethica, via duccio galimberti 7, 12051 Alba, Cuneo ? tel. +39-0173-280093 – fax. +39-0173-280093 ? info@energethica.it ? www.energethica.it)