«Progetto Flepy» a Tavarnuzze nella scuola elementare «Primo Levi»

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I bambini imparano a conoscere le caratteristiche dell’aria e dell’acqua

Giovedì 26 Gennaio è ripartito il progetto Flepy. La prima serie di interventi sono stati nella scuola elementare Primo Levi a Tavarnuzze e hanno interessato tre classi seconde. L’intervento prevede una fase di preparazione in cui l’animatrice crea all’interno di una stanza vuota un contesto «magico». Ai bambini, cui viene rivolto l’invito di entrare scalzi, sembra di entrare in una nuvola perché le pareti sono coperte di un telo bianco e per terra c’è un tappeto disteso con dei cuscini dove i bambini si siedono e cominciano ad ascoltare le parole dell’animatrice la quale, durante il racconto, utilizza tutta una serie di oggetti per spiegare il senso dell’acqua e dell’aria. Fra questi oggetti ci sono valige e valigette da cui escono fuori personaggi ed oggetti magici che catturano l’attenzione e l’entusiasmo dei bambini, cuscini, pupazzi ed altri oggetti fantastici. Poi, in una seconda fase dell’intervento, i bambini vengono invitati ad interagire attivamente con l’animatrice, assaggiando, odorando, toccando l’acqua sotto la guida attiva e prudente dell’animatrice. Attraverso questo divertente metodo i bambini imparano a conoscere le caratteristiche dell’aria e dell’acqua.
Alla fine dell’intervento l’animatrice lascia una «sorpresa» ai bambini, ovvero due lettere che loro dovranno leggere al loro ritorno in classe. Abbiamo provato a chiedere un parere sull’intervento alle insegnanti, che si sono rivelate assolutamente entusiaste, sia per il metodo di realizzazione e di conduzione dell’intervento in se e per sé, in grado di catturare l’attenzione dei bambini, sia per la sua stretta affinità alle tematiche trattate nel programma scolastico proprio in questo periodo. Secondo le insegnanti quindi, gli aspetti di contenuto dell’intervento di Flepy riguardano proprio gli argomenti trattati in classe a livello teorico nel programma di scienze e quindi questo collegamento tra teoria e pratica sicuramente sarà in grado di aiutare i bambini a comprendere meglio quanto già appreso in classe.

(Fonte Arpa Toscana)