Presentati a Firenze filtri per ridurre le emissioni di polveri

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Il filtro, particolarmente destinato agli autobus e ai veicoli commerciali con motore diesel, è in grado di ridurre il 90% delle emissioni di polveri sottili

Si è svolta nei giorni scorsi, presso l’ufficio stampa del Comune di Firenze, la conferenza stampa per presentare i «filtri per veicoli per ridurre emissioni di polveri (Fap)». Tra i presenti Gregorio Malavolti presidente della commissione mobilità, Ornella de Zordo vicepresidente, Guido Rivolta direttore generale di Pirelli Ambiente Tecnologie, Daniele Grechi dirigente Arpat, Nicola Striccoli funzionario Ataf. Il filtro presentato, particolarmente destinato agli autobus e ai veicoli commerciali con motore diesel, è in grado di ridurre il 90% delle emissioni di polveri sottili. Il sistema, dotato di catalizzatore ossidante, è inoltre in grado di ridurre le emissioni di idrocarburi incombusti (-60%) e monossido di carbonio (-90%).
La Tecnologia, progettata da Pirelli Ambiente, è basata su filtri in carburo di silicio poroso, un materiale che offre caratteristiche uniche di resistenze al calore e agli sbalzi termici. Tale materiale è lavorato in modo da formare una struttura a nido d’ape in grado di filtrare i gas di scarico trattenendo il particolato, composto prevalentemente da particelle di carbone. Il sistema ha particolare efficacia sulle particelle fini. Questi filtri sono stati testati dal Centro ricerche della Commissione europea Jrc di Ispra. I costi di questo filtro si aggirano intorno ai 5.000 euro ma, come ha spiegato il presidente Malavolti, che auspica l’istallazione di questi filtri in primo luogo sugli autobus e sui mezzi merci diesel delle aziende partecipate del Comune, applicando su larga scala questi filtri si arriverebbe ad una sensibile diminuzione del prezzo. Primo passo verso questa direzione è l’applicazione di questo filtro anti particolato ai mezzi pubblici, in particolare ai 218 autobus Ataf attualmente classificati come non ecologici. Lo scopo del Comune di Firenze è appunto quello di promuovere l’applicazione di questo filtro attraverso incentivi economici, come già sta avvenendo nel Comune di Bolzano. Daniele Grechi dell’Arpa Toscana, ha evidenziato come la quasi totalità di particolato emesso allo scarico è attribuibile ai veicoli diesel. Si tratta della frazione di particolato, contenuta nel Pm10, non molto rilevante dal punto di vista della massa, ma più pericolosa perché di dimensione inferiore a 1 micron e su cui sono adsorbite sostanze ritenute possibili o probabili cancerogeni.

(Fonte Arpa Toscana)