Alcune esperienze in tal senso sono maturate in Arpa Toscana, sotto l’esigenza di caratterizzare il clima acustico dell’ambiente urbano con strumenti modellistici che avessero potenzialità predittive circa gli scenari della mobilità cittadina, oltre che meramente conoscitive dello stato di fatto
È ormai largamente riconosciuto e internazionalmente accettato che lo strumento più idoneo per valutare lo stato di pressione ambientale derivante dal rumore è la percentuale di popolazione esposta ai diversi livelli sonori. Un tale strumento conoscitivo è d’altra parte esplicitamente previsto dalla Direttiva europea 2002/49/CE, là dove viene richiesto agli stati membri di predisporre con cadenza periodica delle «mappe acustiche strategiche», per ogni specifica sorgente di rumore (strade, ferrovie, aeroporti e attività industriali). Alcune esperienze in tal senso sono maturate in Arpa Toscana, sotto l’esigenza di caratterizzare il clima acustico dell’ambiente urbano con strumenti modellistici che avessero potenzialità predittive circa gli scenari della mobilità cittadina, oltre che meramente conoscitive dello stato di fatto.
La partecipazione ai lavori del Centro Tematico Nazionale ? Agenti Fisici (Ctn-Agf), e la costante attenzione rivolta all’evoluzione tecnica e normativa del quadro europeo sul tema del rumore ambientale hanno accentuato la sensibilità, già presente in Agenzia, alla tematica della mappatura acustica. Sono stati così prodotti dei lavori di valutazione della popolazione esposta a livelli sonori elevati, nell’ambito di alcune attività di supporto tecnico svolto da Arpa Toscana.
Attualmente, Arpa Toscana sta partecipando a due task Ctn, la cui conclusione è prevista per i primi mesi dell’anno.
La prima è inerente la stesura di un manuale che costituisca una guida alla mappatura acustica, calata nel contesto italiano; la seconda riguarda invece un problema più specifico, ossia quello di come tradurre i dati raccolti su base nazionale, con metodologie di misura non conformi a quanto richiesto dall’Europa.
Un ulteriore impegno dell’Agenzia, a breve ? medio termine, riguarda infine il progetto Hearts da cui si attende un notevole progresso tecnico e conoscitivo sul fronte della mappatura della popolazione esposta al rumore nella città di Firenze.
Nell’evoluzione dell’attività di Arpa Toscana, si prevede non solo la messa a punto di metodiche di misura sempre più standardizzate a livello regionale, ma anche un maggiore impegno nell’applicare criteri omogenei in fase di raccolta, archiviazione e «reporting» del dato, attraverso sistemi informatizzati di gestione e comunicazione dell’informazione ambientale. In particolare, un obbiettivo ancora da perseguire è la costruzione di un catasto regionale delle misure di rumore, anche stradale, la cui realizzazione è tuttavia prevista nell’ambito di uno progetto di Agenzia più generale, denominato ArpaLab.
I piani di risanamento dei gestori di infrastrutture stradali avranno 15 anni per attuarsi completamente. In questo lungo arco di tempo, c’è da prevedere che si manifesterà la necessità di un loro adeguamento, per stare al passo della programmazione economica di breve – medio termine, fatta dal gestore. È pertanto realistico pensare che tali piani verranno più concretamente attuati per stralci, nonostante il disposto di legge preveda fin da subito una loro completa definizione, compresi tempi e costi degli interventi.
Negli anni a venire, Arpa Toscana si troverà a lavorare come protagonista in questo quadro in forte evoluzione, che la vedrà impegnata anche sul fronte della mappatura acustica strategica, richiesta a livello europeo. È da prevedersi pertanto in futuro un significativo incremento dell’attività complessiva dell’Agenzia, ma anche una crescente specializzazione e capacità tecnica in materia di rumore stradale.
(Fonte Arpa Toscana)