Uscirà nelle sale italiane il prossimo 27 agosto il film di Rachid Bouchareb «London River», presentato l’anno scorso al Festival del Cinema di Berlino e vincitore dell’orso d’argento per il miglior attore protagonista Sotigui Kouyatè
C’è voluto più di un anno, ma finalmente arriva anche in Italia l’acclamato film di Bouchareb «London River», intensa pellicola ambientata nei giorni dell’attentato a Londra del luglio 2005.
Il film racconta la commuovente storia di Elizabeth (Brenda Blethyn) e Ousmane (Sotigui Kouyatè), due perfetti sconosciuti le cui vite si incrociano sul sentiero del dolore. I figli di entrambi, infatti, sono forse rimasti vittime degli attentati. I due, protestante lei e musulmano lui, lontani anni luce tra di loro per cultura, religione, stile di vita, inizialmente fanno fatica ad avere un rapporto scevro da pregiudizi e differenze. Sarà il dolore e l’amore per i figli, che a loro insaputa vivevano insieme, ad avvicinarli e a permettere loro di conoscersi e comprendersi a fondo reciprocamente.
Come spesso accade, al cinema lo spettatore rivive eventi drammatici che segnano profondamente la storia contemporanea. Non è da meno il film di Bouchareb, che sceglie di ambientare la sua storia durante i terribili giorni dell’attentato londinese, nel quale persero la vita 56 persone e ne rimasero ferite 700. È una storia forte la sua, non solo per la realtà delle vicende che racconta, ma anche perché dimostra come, nonostante qualcuno cerchi di seminare odio e terrore, in questo mondo esiste ancora l’altruismo, l’umanità pura, l’amore per il prossimo. Un mondo dove il dolore comune può superare ogni barriera reale o simbolica per consentire a culture diverse di accostarsi, fondersi e influenzarsi reciprocamente, senza necessariamente perdere la propria identità originale.