Iniziativa del laboratorio di teatro Mascherenere e dell’associazione Fratelli dell’Uomo
Multiculturale è l’aggettivo che più viene abbinato alla descrizione della società nella quale viviamo. Una società sempre più punto d’incontro di influenze provenienti da diversi ambiti culturali, etnici e religiosi.
Si parla dunque di società multiculturale, ospitale e aperta a scambi e interazioni.
In verità però, al di là delle definizioni e delle accezioni più in voga, oggi si rivelano per lo più i limiti della nostra multiculturalità perché si è ancora radicati in una concezione della cultura obsoleta caratterizzata dalla consolidazione e dalla delimitazione interculturale.
Culturalmente pertanto si risulta a tratti inappropriati ma prendendo coscienza di questo limite ci si è inseriti per così dire in una fase di revisione.
Sempre più spesso si parla di transculturalità, di transculturalismo per indicare la volontà di porre enfasi sul carattere dialogico delle influenze culturali cosicché niente sia mai completamente altro, straniero ed estraneo.
In questa cornice si colloca l’iniziativa promossa dal laboratorio di teatro Mascherenere, che da anni produce spettacoli nell’ambito della sintesi culturale tra Africa Nera ed Italia, e i Fratelli dell’Uomo, associazione impegnata nella sensibilizzazione e lo scambio Nord-Sud del Mondo.
Le due organizzazioni si sono coordinate e hanno dato vita alla prima scuola di teatro ad espressione transculturale. Una risposta teatrale alla realtà, per l’appunto transculturale, che viviamo.
Il progetto didattico che partirà a Milano il prossimo ottobre si articolerà in 2 anni e prevede un programma di lezioni e un piano di lavoro pratico relativo all’allestimento di uno spettacolo.
Nel corso dei 2 anni le materie principali che verranno insegnate sono espressione teatrale, percussioni, canto, danza, improvvisazione/personaggio, allestimento e l’intero sistema metodologico si fonderà sulla contaminazione tra i linguaggi teatrali propri della ricerca europea e le forme di rappresentatività dell’Africa subsahariana.
La scuola si pone il duplice obiettivo di favorire la consapevolezza della multiculturalità e offrire un principio di educazione alla stessa.
Un progetto didattico e formativo davvero importante e ambizioso che darà la possibilità di iniziare a pensare e a vivere in maniera aperta dando valore pratico e non solo ideologico agli elementi dell’interscambio e del confronto dialogico.