Il progetto è inserito nel programma Life+ ambiente sostenuto dalla Commissione europea ed ha, come obiettivo principale, quello di fornire, alle realtà italiane ed europee analizzate, strumenti per monitorare le emissioni climalteranti (in particolare la CO2), valutarne l’impatto sull’ambiente e permettere, di conseguenza, lo studio e l’applicazione di modalità d’intervento correttive, rendicontandone i risultati
Quattro città coinvolte nel progetto «Local Accountability for Kyoto goalS» (Laks), quattro realtà che hanno scelto di guardare con attenzione le politiche di gestione del territorio perseguite per anni e di trasformarle in pratiche amministrative volte a difendere la sostenibilità ambientale, intesa questa come riduzione delle emissioni di gas serra e, più in generale, come introduzione, nel vivere quotidiano, di buone pratiche diffuse sul territorio. Quattro città europee che hanno deciso di fare proposte concrete e di contenerle in specifici Piani di mitigazione e adattamento (Map), strumenti che serviranno, si auspica, ad ispirare altri enti locali nel raggiungimento di medesimi obiettivi.
Ma, nello specifico, in che cosa consiste il «Local Accountability for Kyoto goalS»?
Bene, il Laks è un progetto della durata di circa tre anni (da gennaio 2009 a ottobre 2011), realizzato dalle città di Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz e da Arpa Emilia Romagna, con il supporto tecnico di Indica srl, Reggio nel Mondo srl e Iclei Europe. Il progetto è inserito nel programma Life+ ambiente sostenuto dalla Commissione europea ed ha, come obiettivo principale, quello di fornire, alle realtà italiane ed europee analizzate, strumenti per monitorare le emissioni climalteranti (in particolare la CO2), valutarne l’impatto sull’ambiente e permettere, di conseguenza, lo studio e l’applicazione di modalità d’intervento correttive, rendicontandone i risultati.
Molti sono stati, infatti, gli obiettivi che Laks ha già raggiunto in questi tre anni di monitoraggio e di azioni correttive; grazie a Laks, infatti, Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz hanno rispettivamente compilato un Inventario delle emissioni, operazione questa possibile grazie all’intensa collaborazione con i vari settori pubblici e con tutto il settore privato, e approvato un Piano di mitigazione ed adattamento che contiene una serie di azioni concrete con cui l’ente si impegna a ridurre le proprie emissioni. Il progetto ha fornito, alle città coinvolte, la possibilità di sviluppare una serie di strategie e sinergie partendo dai progetti esistenti in materia di clima, incentivando lo sviluppo di nuove energie rinnovabili, più verdi e più efficienti, favorendo la crescita di reti e servizi intelligenti, ottimizzando la mobilità pubblica da prediligere a quella legata alla proprietà di uno o più veicoli, riducendo i consumi derivanti dal settore residenziale e dagli edifici pubblici, effettuando corposi interventi sull’illuminazione pubblica e incoraggiando altre azioni volte a sostenere un’economia a basse emissioni, e tutto questo garantendo ai cittadini trasparenza, responsabilizzazione e coinvolgimento nella realizzazione di azioni di tutela del clima.
Inoltre, il progetto ha dato un forte input alla sfida rappresentata dal Patto dei Sindaci, sostenuto, lo stesso, dalla Commissione europea. Grazie a Laks, poi, Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz e Arpa Emilia Romagna metteranno a disposizione, di tutti gli enti territoriali, un software gratuito che permetterà di convertire, in modo automatico, i consumi di energia di un territorio e di un ente, partendo dai consumi ?nali, in emissioni di gas climalteranti.
La storia ci insegna che gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 per ridurre le emissioni di CO2, per aumentare l’energia da fonti rinnovabili, per potenziare l’efficienza energetica, si possono facilmente sintetizzare con una formula 20+20+20. Le città promotrici del progetto Laks, in sintonia con il Patto dei Sindaci, si sono impegnate proprio per raggiungere tale fine, a registrare le proprie emissioni climalteranti e quindi a valutare le soluzioni necessarie al loro abbattimento.
E azioni nel concreto non sono tardate ad arrivare; a Reggio Emilia, infatti, il Consiglio comunale ha approvato un Piano d’azione per l’energia sostenibile (Seap) articolato in 46 azioni volte a ridurre del 21,9% le emissioni di CO2 dal 2000 al 2020; a Padova e a Girona si prevede di raggiungere pienamente l’obiettivo della riduzione del 20% entro il 2020, mentre a Bydgoszcz, visto l’aumento di emissioni tra il 2005 e il 2009, è stata pianificata una riduzione del 18,7%.
Ovviamente ogni città presenta le proprie peculiarità in merito alle fonti di emissioni: ad esempio, se a Reggio Emilia il settore produttivo risulta il maggiore responsabile di emissioni di CO2 (37%) e a Padova (35%), per Bydgoszcz l’ambito più delicato è il settore residenziale (34%), mentre per Girona è la produzione locale di energia a incidere maggiormente sul bilancio complessivo (37%).
In definitiva, il progetto Laks è un progetto avente l’obiettivo di dimostrare il potenziale delle città nel cogliere opportunità e nel creare sinergie per contribuire attivamente al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. I comuni, come diretti rappresentanti della popolazione, sono attori determinanti nell’impegno per migliorare le politiche e le azioni per la protezione del clima; sono loro, infatti, a definire politiche locali di tutela del clima, a gestire incentivi finalizzati ad un effettiva riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e a vedere direttamente gli effetti delle azione proposte trasformarsi in benessere per la comunità.
E allora tutti invitati alla presentazione delle azioni e dei risultati conseguiti, in termini di sostenibilità ambientale ed energetica, dal progetto europeo Laks esposti all’interno del convegno internazionale «Le città per il clima. Le politiche locali per la riduzione della CO2», in programma a Reggio Emilia venerdì 14 ottobre 2011.