Le Associazioni ambientaliste scrivono a Berlusconi e alla Prestigiacomo

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«L’Italia sottoscriva gli obiettivi fissati a livello euroepeo». Martedi 21 giugno il Consiglio europeo dell’ambiente: anche l’Italia approvi riforme di bilancio soprattutto nelle politiche su agricoltura, pesca e coesione

«L’Italia mostri coerenza e una reale volontà di conservare la biodiversità e i servizi ecosistemici sottoscrivendo i sei obiettivi della Strategia europea». È quanto chiedono oggi Amici della Terra, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Wwf Italia in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Stefania Prestigiacomo in vista del Consiglio europeo dell’ambiente che si terrà il prossimo 21 giugno per discutere della Strategia dell’Unione europea sulla biodiversità.

«A fronte della grave crisi della biodiversità e dei servizi ecosistemici – scrivono le associazioni – è fondamentale che l’Italia e tutti gli Stati membri si impegnino rapidamente e senza più indugi a mettere in atto la Strategia europea sulla biodiversità. Si tratta di un tema di estrema importanza e delicatezza, dal quale dipenderanno le sorti della biodiversità, ma anche della prospettiva più generale (economica, di benessere dei cittadini e qualità della vita) per l’Italia e tutti gli Stati membri.

«Nel 2010 – scrivono Amici della Terra, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Www Italia – l’Unione europea ha fallito l’obiettivo di arrestare il declino della biodiversità, ma i capi di stato hanno rinnovato il loro impegno, promettendo di invertire il declino e di avviare ingenti sforzi per il ripristino ambientale entro il 2020. Approvare e mettere in atto gli obiettivi e le azioni della Strategia europea è il primo imprescindibile passo per non fallire nuovamente.

«Perché questa strategia dia un reale contributo alla conservazione della biodiversità e non rimanga solo un documento di intenti, sarà poi urgente che l’Italia, come ogni Stato membro dell’Ue, metta in atto opportune riforme di bilancio, in particolare nelle politiche dell’agricoltura, della pesca e della coesione. Nello specifico, e per fare solo alcuni esempi, sarà necessario porre fine alla pesca intensiva e di spostare le sovvenzioni agricole da quegli agricoltori che stanno danneggiando l’ambiente a quelli che praticano l’agricoltura sostenibile, con beneficio per le persone e per la natura.

«Nel 2002, al Vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, i capi di Stato e di governo hanno già sottoscritto l’impegno di ricostituire gli stock ittici entro il 2015 mediante una gestione basata sul rendimento massimo sostenibile (MSY). Nel 2010 l’Italia ha anche approvato la Strategia nazionale per la biodiversità.

«Trattandosi, dunque, di un impegno già preso da parte dello Stato italiano e, considerato che non vi sarebbero ragionevoli motivazioni per giustificare un passo indietro – proseguono le associazioni – chiediamo che l’Italia mostri coerenza e una reale volontà di conservare la biodiversità e i servizi ecosistemici sottoscrivendo gli obiettivi della Strategia europea.

«Si tratta – concludono – di impegni ineludibili e di straordinaria importanza. Fate sì che l’Italia possa andare fiera del proprio fattivo contributo a conservare la biodiversità nazionale ed europea, un patrimonio inestimabile eppure fragile, sempre più a rischio, che merita senza esitazione di essere difeso».

(Fonte Amici della Terra)