Dopo quasi due mesi si sfora per 35 giorni la soglia europea di inquinamento da polveri sottili
Come un autista indisciplinato che si «brucia» velocemente i punti della propria patente, Milano ha esaurito nel giro di quasi due mesi i suoi 35 giorni concessi ogni anno dall’Unione europea per andare oltre la soglia di inquinamento da polveri sottili. Dal trentaseiesimo giorno si è fuori legge e possono scattare le sanzioni.
Le centraline dell’Arpa hanno rilevato nel fine settimana valori di PM10 ben oltre la soglia di 50 microgrammi su metro cubo, considerata dall’Unione europea quella di sicurezza oltre la quale possono esserci effetti dannosi alla salute umana e all’ambiente. Questo livello di allarme è stato già oltrepassato di 34 giorni, ma nel fine settimana si raggiunge quota 35 perché all’Arpa prevedono giornate molto favorevoli all’inquinamento.
Venerdì scorso la centralina di Città Studi ha registrato 165 microgrammi a metro cubo di PM10, mentre al Verziere era 160. Giovedì i valori erano rispettivamente 139 e 130.
Nonostante l’introduzione dell’Ecopass, quindi, tutto torna come prima sul fronte inquinamento. Unica consolazione: il fenomeno si sposta un po’ più in là nel tempo. Per Edoardo Croci, assessore alla mobilità del Comune di Milano, questo dato è da considerare come positivo perché in passato il trentacinquesimo giorno veniva raggiunto molto prima. L’Assessore cita come esempio lo scorso anno quando Il 15 febbraio si era raggiunto il 35° giorno. Addirittura,nel 2006 si toccò la soglia massima il 5 febbraio. Ma il pedaggio antismog ha anche permesso di ridurre in città le concentrazioni di PM10 del 22% a pari condizioni meteorologiche considerando l’area critica Milano-Como-Sempione.
Il superamento del livello di guardia per 35 giorni riaccenderà il dibattito sull’utilità o meno del provvedimento antismog. Per il consigliere comunale Maurizio Baruffi occorre estendere il provvedimento a tutta la città e ad altre categorie di veicoli. L’Osservatorio di Milano che «è allarme totale sull’inquinamento». L’Ecopass peggiora la situazione per il fatto che migliaia di auto percorrano più strade per evitare di pagare il pedaggio con il risultato di inquinare di più. Legambiente chiede misure d’urgenza e subito rilancia la proposta delle targhe alterne e delle domeniche a piedi. (Ovidio Diamanti)
(Fonte www.ecodallecitta.it)