Rara cicogna nera salvata a Ustica

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La Lipu impegnata nel recupero. Solo 7 le coppie nidificanti rimaste in Italia. L’animale non presenta fratture o ferite ma è molto debilitato

È al sicuro nel Centro recupero fauna selvatica Lipu di Ficuzza (Palermo) il giovane esemplare di cicogna nera ritrovato dalla Guardia di Finanza nell’isola di Ustica ai margini di una carreggiata (nella foto di Maurizio Ravasini, N.d.R.). L’animale, proveniente dall’Africa e appartenente a una specie rara in Italia, era in difficoltà a causa del lungo viaggio migratorio.

La cicogna è molto debilitata, ma personale e volontari del Centro Ficuzza attualmente stanno cercando di alimentarla e idratarla. «Forse è rimasta a terra per molto tempo senza potersi alimentare – spiega Giovanni Giardina, responsabile del Centro recupero Lipu Ficuzza -. Ma nonostante le difficoltà contiamo di poterla liberare al più presto. D’altronde la cicogna non presenta fratture né ferite, e ha un piumaggio integro».

«A livello europeo, la cicogna nera ha subito l’impatto negativo del degrado dell’habitat e in particolare dalla distruzione o alterazione degli ambienti forestali e del sistema idrografico – spiega Marco Gustin, responsabile Specie Lipu -. Anche l’elettrocuzione, ossia la folgorazione per contatto con cavi elettrici, e l’impatto con cavi aerei costituiscono una causa molto grave di mortalità diretta per la specie».

Pur in aumento in quasi tutta Europa tranne che in Russia, Repubblica Ceca e Slovacchia, la cicogna nera è presente in Italia con sole 7 coppie, distribuite tra Piemonte, Basilicata e Calabria. Attualmente è classificata come «Spec 2» da BirdLife international (ossia specie concentrata in Europa e con stato di conservazione sfavorevole).

La popolazione europea è compresa tra le 7.800 e le 12mila coppie (di cui oltre 4mila nei Paesi dell’Unione europea), per una percentuale che varia tra il 25 e il 50 per cento della popolazione mondiale, che ammonta a 32/44mila individui.

(Fonte Lipu)