Solare – Ora i ritardi sono su recupero e riciclo

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Il Comitato Ifi sui disciplinari per l’accreditamento e la verifica dei requisiti dei Sistemi e Consorzi per il recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita. «Un ritardo inaccettabile che penalizza chi ha agito nel rispetto delle norme e dei termini previsti dal DM 5 luglio 2012»

Il Comitato Ifi (Industrie fotovoltaiche italiane) in una nota redatta insieme al Consorzio di Riciclo Cobat e indirizzata al ministero dello Sviluppo Economico e al Gse (Gestore dei servizi energetici), denuncia il grave ritardo nell’entrata in vigore dei disciplinari che definiscono i requisiti dei Sistemi e dei Consorzi per il recupero e il trattamento dei moduli fotovoltaici a fine vita. La questione è emersa oggi nel corso dell’incontro «25 anni di Cobat, da Consorzio obbligatorio a Sistema multi filiera» durante il V Forum «Qualenergia?» di Roma, annunciata nell’intervento di Michele Zilla, Direttore Generale di Cobat.

Alessandro Cremonesi, Presidente di Comitato Ifi, coautore e sostenitore di tale denuncia, dichiara: «È un ritardo inaccettabile, che vanifica lo sforzo compiuto da tutti i produttori e gli importatori di celle e moduli fotovoltaici, nonché dai consorzi di riciclo, nell’allineamento alle norme e ai termini previsti dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012, con una moratoria fissata al 31 dicembre 2012. Per adeguare le nostre aziende alle disposizioni normative, in parte già in vigore in regime di IV Conto Energia dal 1° luglio 2012, abbiamo dovuto affrontare investimenti onerosi. Un paventato allungamento dei tempi di moratoria dal 31 dicembre ai primi mesi del 2013 – prosegue Cremonesi – andrebbe a favorire in modo illegittimo e ingiustificato quelle aziende e quei sistemi consortili in ritardo nell’assolvere ai requisiti richiesti».

Sebbene Rse (Ricerca sistema energetico) e Gse, a seguito di una serie di confronti con gli operatori del settore fossero già pronti a metà settembre con un testo definitivo circa i requisiti e le modalità operative inerenti ai Consorzi di riciclo, quest’ultimo non è ancora stato licenziato da parte dei Ministeri competenti per materia. «Un incomprensibile e sospetto ritardo che sta generando una legittima confusione tra gli acquirenti finali dei moduli fotovoltaici e che sta causando gravi difficoltà ai Sistemi e ai Consorzi per l’impossibilità di vedersi accreditati di fronte a produttori e importatori che ne richiedano l’adesione», commenta il Presidente di Comitato Ifi.

«Non possiamo accettare deroghe temporali e non possiamo tollerare una totale iniquità di trattamento, una chiara disparità che danneggerebbe chi ha agito nel rispetto delle norme e dei requisiti imposti a luglio – conclude Alessandro Cremonesi –. Chiediamo pertanto al ministero dello Sviluppo Economico, di procedere all’adozione del testo definitivo del disciplinare, una misura da intraprendere nell’immediato per evitare di danneggiare ulteriormente aziende e settori già ampiamente compromessi».