Iter – 20 milioni per bobine superconduttive

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Giovanni Lelli: «la costruzione della macchina a fusione “Iter” offre significative opportunità che il nostro Paese ha dimostrato di sapere cogliere con l’affermazione a livello internazionale della sua industria hi-tech, con ricadute tecnologiche e di mercato che potranno aiutare il Paese a superare la crisi ed a creare nuovi posti di lavoro»

L’Enea e Asg Superconductors, azienda della Famiglia Malacalza, hanno avviato una collaborazione per un progetto di ricerca sulle bobine toroidali superconduttive da utilizzare per il reattore destinato alla fusione nucleare. La Asg Superconductors, attiva nel settore hi-tech e superconduttività, ha acquisito un ordine internazionale per un importo di 20 milioni di euro, nell’ambito del progetto internazionale denominato «JT60SA», che viene condotto in Giappone a Naka, vicino a Tokyo, nella provincia di Ibaraki.
L’Enea, che è il responsabile del progetto, collaborerà con Asg per la progettazione, la realizzazione e l’assemblaggio delle bobine toroidali superconduttive, che saranno prodotte presso lo stabilimento di Genova Campi.
Con questo ordine l’Asg si conferma azienda industriale leader in un settore hi-tech di frontiera tra ricerca avanzata e produzione industriale, essendo già fornitore dei magneti superconduttori per l’Lhc del Cern di Ginevra ed essersi aggiudicata anche la commessa per la costruzione delle bobine toroidali del progetto Iter.

Il Presidente di Asg, Davide Malacalza, ha dichiarato: «Come azionisti e industriali crediamo in questo territorio di frontiera tra ricerca e industria e l’acquisizione di questa commessa ci conferma leader in questo settore ad alto contenuto tecnologico. Poter contare su due stabilimenti a Genova e La Spezia ci consente di affrontare con serenità i processi produttivi per le commesse internazionali acquisite negli ultimi due anni».

Vincenzo Giori, Amministratore Delegato Asg: «Riteniamo fondamentale la collaborazione con l’Enea ed i principali enti di ricerca italiani. Mi piace pensare che si tratti di un caso virtuoso di rapporto tra ricerca e industria “made in Italy”. Inoltre, insieme alle controllate Columbus Superconductors e Paramed stiamo avviando anche una filiera italiana della superconduttività con prodotti innovativi per la trasmissione di energia e la risonanza magnetica».

Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, ha dichiarato: «Da più di 20 anni l’Enea svolge il ruolo di coordinatore nazionale dei programmi europei sulla fusione nucleare, fornendo il suo contributo per l’esplorazione delle possibilità di utilizzare in modo economicamente e ambientalmente sostenibile l’energia da fusione. In particolare, la costruzione della macchina a fusione “Iter” offre significative opportunità che il nostro Paese ha dimostrato di sapere cogliere con l’affermazione a livello internazionale della sua industria hi-tech, con ricadute tecnologiche e di mercato che potranno aiutare il Paese a superare la crisi ed a creare nuovi posti di lavoro. Infatti, oltre la metà dei primi ordini dell’Unione europea per la costruzione della macchina Iter, per un importo di circa 1,3 miliardi di euro, è andata ad aziende italiane qualificate dal programma nazionale sulla fusione. La collaborazione attivata per il programma nazionale sulla fusione tra l’Enea per quanto riguarda la ricerca avanzata e le industrie nazionali operanti nel settore hi-tech, ha avuto come risultato la qualificazione dei loro prodotti ad alto contenuto tecnologico, grazie ai quali si sono aggiudicate le gare d’appalto, che riguardano i componenti più tecnologicamente ed economicamente rappresentativi».

In questo caso specifico, si tratta di magneti toroidali che richiedono specifiche competenze, sia nella progettazione, sia nei processi realizzativi, e comportano un nuovo passaggio nel percorso tecnologico iniziato nel 1958, all’interno dell’Unità Magneti di Ansaldo, e che prosegue anche dopo la privatizzazione avvenuta nel 2001 con l’ingresso della famiglia Malacalza. Asg è l’unica realtà industriale italiana, e tra le poche a livello mondiale, ad avere competenze ed esperienza maturata nei grandi progetti internazionali per la realizzazione di sistemi magnetici convenzionali e bobine superconduttrici. Tra gli altri i vari progetti internazionali realizzati dall’azienda ricordiamo la costruzione delle bobine per il reattore Tore Supra, per il Tokamak FTU, per lo Stellarator W7X, il solenoide CMS, il BT Atlas, e i dipoli per il Large Hadron Collider (LHC) del Cern di Ginevra.