Il wireless interferisce col glucosio nel cervello

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I dispositivi dei cellulari causerebbero una accelerazione del metabolismo del glucosio nella regione del cervello prospiciente l’antenna del cellulare. Lo dicono i primi risultati di una ricerca in corso negli Usa

Nell’ultimo numero del «Journal of the American Medical Association» (edizione on line del 23 febbraio 2011) è apparso un articolo, come comunicazione preliminare di una ricerca in atto da parte del National Institutes of Health negli Stati Uniti, secondo cui i campi elettromagnetici generati da dispositivi wireless dei cellulari telefonci causerebbero una accelerazione del metabolismo del glucosio nella regione del cervello prospiciente l’antenna del cellulare. Il risultato, ancora preliminare, è stato ricavato sulla base di un esperimento a cui hanno partecipato tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2009, 47 volontari in buona salute.

L’aumento del metabolismo del glucosio in una parte del cervello può generare effetti negativi? Per ora non lo si può affermare con certezza, ma neanche escludere con certezza. Si può soltanto dire che i campi elettromagnetici generati dai cellulari «eccitano» l’attività celebrale nelle zone più vicine all’antenna del cellulare acceso, ma servono ulteriori ricerche per capire quali possono essere le conseguenze e le correlazioni con l’insorgenza di eventuali patologie.

Questo esperimento apre, quindi, tutta una serie di nuove attività di ricerca, ma anche di dibattiti e prospettive, sugli effetti «non termici» dei campi elettromagnetici. Infatti, per quanto riguarda gli effetti termici sul cervello e, in generale sulla salute umana, era stata già precedentemente accertata, attraverso un progetto internazionale coordinato dalla Who (Organizzazione mondiale della sanità), nel range di frequenze inferiori a 300 Ghz l’inesistenza di evidenze scientifiche riguardanti le possibili conseguenze sanitarie negative, anche per esposizioni acute o prolungate. (V. F.)