Dopo la perdita del brevetto del Viagra. Ora bisognerà fare attenzione a ciò che si compra, lasciandosi guidare dal parere del farmacista o meglio ancora del proprio medico, chiedendosi quale casa farmaceutica produca il medicinale che si sta comprando per non incorrere in quegli errori di superficialità che sono particolarmente temuti in caso di acquisti online di merce non sempre garantita
Questa rubrica è dedicata alla salute ed a tutto il mondo che gira attorno ad essa. Poche parole, pensieri al volo, qualche provocazione, insomma «pillole» non sempre convenzionali. L’autore è Carlo Casamassima, medico e gastroenterologo, ecologista nonché collaboratore di «Villaggio Globale». Chi è interessato può interagire ponendo domande.
Da questo mese di luglio il Viagra ha perso il brevetto e sarà quindi accompagnato, nella distribuzione, da una vasta serie di generici composti dallo stesso principio attivo che però saranno venduti ad un prezzo notevolmente più basso. È una notizia che potrebbe essere relegata fra le curiosità ed invece ha tutte le caratteristiche per conquistarsi i posti più alti nella scala d’interesse da parte del più vasto pubblico oltre che degli operatori sanitari in Italia e nel mondo.
Il sildenafil è uno dei prodotti di punta della Pfeizer che decise di puntare sugli effetti sulla sessualità di un principio attivo che, originariamente, era stato studiato per le sue qualità vasodilatatrici in ordine ai possibili effetti di miglioramento circolatorio sul cuore e sui vasi.
In realtà i ricercatori ben presto si accorsero che le indubbie qualità della molecola sul cuore avevano due effetti collaterali: un prezzo troppo alto (che avrebbe spinto il mercato in direzione di prodotti simili ma con costi inferiori) ed una «interessante» conseguenza sull’apparato genitale maschile con un netto miglioramento dell’erezione sia in termini qualitativi sia quantitativi. Il sildenafil, cioè, grazie ad un’attività di inibizione sulla 5 fosfodiesterasi, migliora la circolazione a livello dei corpi cavernosi del pene eliminando per diverse ore uno dei fattori che provocano quella riduzione dell’apporto sanguigno che causa il deficit erettile. Assumendo (per via orale) il prodotto, prima di un rapporto sessuale, si riesce ad ovviare a problemi di deficit erettivi legati a molteplici fattori quali l’età oppure a condizioni patologiche come si verifica, ad esempio, nel corso di diabete mellito.
In realtà la pillola blu, anche se il primo, non è l’unico farmaco che agisca in questa direzione: altrettanto validi (con minime differenze legate prevalentemente alla durata d’azione) sono il Cialis (tadalafil) ed il Levitra (vardenafil): il Viagra, ad esempio, ha il suo picco di efficacia dopo circa due ore dall’assunzione ed ha un effetto di 3-3,5 ore, il Levitra invece ha un’azione più rapida (picco dopo 60 minuti) ed una durata di circa 5 ore. Il Cialis infine ha una durata d’azione notevolmente più lunga e si è guadagnato il nomignolo di «pillola del week end» per questa caratteristica farmacologica.
Tutti e tre i prodotti presentano effetti collaterali molto poco rilevanti se assunti secondo le modalità indicate dalle case produttrici ed illustrate dal medico al momento della prescrizione: questi effetti sono praticamente tutti legati allo specifico meccanismo d’azione delle molecole che, inducendo sostanzialmente vasodilatazione, potrebbero determinare, se assunti a dosi più alte, ipotensione sino a giungere anche allo svenimento.
Altri effetti collaterali vanno dalla congestione nasale, alla dispepsia, alla cefalea o a disturbi intestinali, a rossore del volto sino a vere e proprie vampate. Basterà però consigliarsi col proprio medico per discutere insieme gli eventuali altri fattori di rischio presenti nel proprio «curriculum clinico» ed attenersi alle norme che suggeriscono di usare sempre la minore quantità possibile di farmaco farmacologicamente e clinicamente sufficiente. Inutile, insomma, abusare di Viagra se con una dose minima si riesce a combattere il deficit erettivo e regalarsi una vita sessuale più tranquilla e gratificante: verrebbero in quel modo aumentati gli effetti collaterali ed i rischi senza un sostanziale aumento dei benefici del farmaco stesso.
Con la messa in vendita dei generici del Viagra, il sildenafil senza brevetto «brand», il mercato di questi prodotti subirà una ulteriore e grossa impennata: non dimentichiamo, infatti, che la vendita mondiale di Viagra è elevatissima e che solo in Italia circa 200.000 uomini utilizzano stabilmente il medicinale.
A prezzi più bassi e con la possibilità di vendite semplificate (online, ad esempio) di molti più prodotti a base di sildenafil il mercato dei farmaci contro l’impotenza maschile finirà per subire una ulteriore e massiccia progressione, spingendosi verso quelle fasce di popolazione che sino ad ora hanno rinunciato all’uso della molecola per via del prezzo sostanzialmente proibitivo.
Bisognerà fare attenzione a ciò che si compra, lasciandosi guidare dal parere del farmacista o meglio ancora del proprio medico, chiedendosi quale casa farmaceutica produca il medicinale che si sta comprando per non incorrere in quegli errori di superficialità che sono particolarmente temuti in caso di acquisti online di merce non sempre garantita.
Noi rimaniamo dell’idea che sia sempre meglio acquistare al bancone di una farmacia di cui si abbia fiducia, lasciando gli acquisti online ad altro, meno che mai a medicine.
Una cosa è certa: come la pillola anticoncezionale aprì le porte ad una vera e propria rivoluzione nei costumi sessuali e ad una maggiore libertà nel comportamento (sessuale e quindi sociale) della donna così il Viagra (e le molecole affini) hanno aperto (e da oggi ancor più apriranno) le porte ad un miglior benessere dell’uomo, della sua vita sessuale e quindi relazionale, e per ciò stesso delle coppie. Come sempre, l’importante sarà usare questi farmaci nella maniera giusta, evitando pasticci nella scelta dei dosaggi e delle quantità (non più di una al giorno) e scartando sempre pilloline magiche dall’incerta provenienza: non tutto ciò che è blu funziona allo stesso modo.
Carlo Casamassima, Medico, Gastroenterologo