È scomparso un pioniere della scienza italiana

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Con Botarelli muore un genio dell’elettronica applicata alla biologia e alla medicina antica cinese. E si continuano a «demolire» i luoghi della ricerca come il laboratorio Infn di Francesco Celani, definito da Obama come il più grande ricercatore sulla Fusione fredda/Lenr nel mondo. Nessuno più si avventura nell’ignoto, ai limiti della frontiera, come ogni uomo di scienza dovrebbe fare

Uno dei grandi protagonisti di Coherence l’ing. Mauro Botarelli, genio italico della ingegneria classica (ha gestito la sicurezza della Camera dei Deputati) e ancor più genio dell’elettronica applicata alla biologia e alla medicina antica cinese, ci ha lasciato.
Nel prossimo appuntamento, nella sessione dedicata alla biologia e alle nuove tecnologie, era in programma ancora una volta una relazione del suo gruppo e per ricordare il suo enorme contributo in questo settore è stato deciso di dedicare una sessione al suo contributo tecnologico e sperimentale.

Da uomo delle Istituzioni aveva molto sofferto la decisione del ministero della Salute di ritirare le sue macchine dal mercato richiedendo nuovi studi clinici alla luce delle nuove ed emergenti normative nel settore. La cosa lo aveva messo in difficoltà ma lui si era attrezzata organizzando diversi studi clinici che assieme agli studi in ambito militare svolti nel tempo ha potuto dimostrare e confermare il valore delle nuove tecnologie.

Mauro Botarelli, ingegnere e imprenditore che andrebbe preso ad esempio dai molti imprenditori del farwest del nuovo biotech che debbono assoggettarsi ai rigori delle regole, che dovrebbero spingere comunque l’autorità di governo della salute pubblica a ben investigare in questa area della biologia e della salute pubblica che promette diagnostiche precoci e nuovi mezzi di terapia di molteplici patologie di difficile cure con i mezzi correnti.

La morte di un grande protagonista dell’innovazione nell’alta tecnologia che si era avventurato nella ricerca di frontiera ci ricorda i troppi casi di mondi scientifici che hanno confuso la mission scientifica per la gestione dello status quo scientifico per l’appunto.

Dopo la guerra per eliminare il gruppo del Politecnico di Torino di Carpinteri (che poi si è visto che era tutto tranne che fuori dalla scienza come Widom e Srivastava hanno dimostrato a livello teorico su riviste di grande impatto), adesso è il turno di Francesco Celani, definito da Obama come il più grande ricercatore sulla Fusione fredda/Lenr nel mondo.

Nella gara per l’ultimo posto, che ci apprestiamo a vincere come sistema paese, di conseguenza ai vertici dell’Infn hanno ben pensato di chiudere il laboratorio di Celani che aveva osato primeggiare e portare la bandiera della scienza italiana ai vertici.

Complimenti direttore… gli ultimi saranno i primi… di cosa ancora una volta non è dato di sapere precisamente ma forse l’Italia di questi primati potrebbe fare a meno almeno nella scienza e nella fisica dove ha sempre espresso primati da Galilei a Fermi ecc.
Se ne parlerà a Coherence a metà ottobre, con una sessione dedicata all’altro grande sperimentatore italiano, Sergio Focardi, che ci ha regalato i Kw nelle sue celle a fusione fredda come ci racconterà Cristos Stremmenos.

Nelle turbolenze della situazione politica e militare nel Mediterraneo che auspichiamo possano trovare sintesi superiori a tutti i livelli, ricordiamo a tutti che solo dalla scienza e dall’etica potranno venire nuovi superiori equilibri al nostro tempo.

Nel nostro piccolo continuiamo a dare il nostro contributo ricordando e continuando il grande lavoro di Sergio Focardi e Mauro Botarelli due grandi leader di settori tradizionali che si erano avventurati nell’ignoto come ogni uomo di scienza dovrebbe fare, o quantomeno, come disse qualcuno, lasciar fare a chi ne è capace e ne ha volontà, se si vuole onorare le cariche e le cattedre che in qualche modo si ricopre.