Ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici della produzione di cibo

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La produzione di cibo è vulnerabile ai cambiamenti climatici attraverso due vie principali:

Le risorse idriche. L’abbondanza di risorse idriche per l’irrigazione è stata in passato uno dei fattori di successo nello sviluppo dell’agricoltura intensiva e industriale, sia nella scelta delle colture anche su terreni inadatti, sia nella programmazione durante l’anno di semine e raccolti anche al di fuori dei normali ritmi stagionali. Con i cambiamenti del clima tenderanno a intensificarsi i fenomeni estremi, quali precipitazioni molto intense e di breve durata (con forte ruscellamento superficiale) seguite da più o meno lunghi periodi di siccità (con forti rischi di degrado dei suoli). Il risultato è una insufficiente ricarica delle falde e una minore disponibilità di acqua. A ciò bisogna aggiungere, specie per i bacini idrologici dell’Italia settentrionale, la riduzione degli apporti nivoglaciali a causa della riduzione dei ghiacciai alpini. La produzione di cibo, così come la zootecnia che è un settore a rilevante consumo di acqua quindi, dovrà evolvere verso sistemi di uso efficiente dell’acqua e di riciclo dell’acqua. Utilizzare cibo prodotto con un’agricoltura efficiente nell’uso delle risorse idriche o ridotte necessità d’acqua e consumare minori prodotti di macelleria, permette di prevenire le conseguenze negative della carenza delle risorse idriche e aiuta la produzione agricola ad adattarsi ai cambiamenti del clima.

La biodiversità. I cambiamenti climatici influiscono significativamente sulla diversità biologica giungendo a causare anche fenomeni di estinzione di singole specie e profonde modificazioni nella struttura e nelle funzioni degli ecosistemi e nella loro distribuzione sul territorio, compresi gli insetti impollinatori e i batteri fermentatori essenziali nella preparazione di alimenti o di prodotti tipici come il vino. Utilizzare, quindi, prodotti stagionali ma, soprattutto, tipici del territorio e della biodiversità del territorio, aiuta l’agricoltura a mantenere la qualità degli spazi rurali e ad aumentare la protezione degli habitat naturali e del paesaggio. Valorizzare i prodotti alimentari tipici del territorio è di fondamentale importanza per prevenire le conseguenze negative dei cambiamenti climatici sulla produzione alimentare.

In definitiva, la produzione sostenibile di cibo non è solo un problema dell’agricoltura. Spetta ai consumatori con le loro scelte responsabili aiutare l’agricoltura e tutta la filiera agroalimentare ad essere meno impattante sul clima, ma anche meno vulnerabile ai cambiamenti del clima.