In questa giornata di sole sulla Penisola festeggiamo la festa dell’Amore che è bene che si estenda all’Amore per la verità e per il Paese che ha bisogno di quelle attenzioni amorose autentiche per riportarlo con tutti gli italiani all’antico splendore che può e deve tornare in quella che fu una delle culle della Civiltà e della modernità
La felicità costa poco e rende molto, ardivo a scrivere su «Villaggio Globale» sul tema della felicità. Un ardire ardito che si ripropone criticamente oggi 14 Febbraio San Valentino quando si festeggia il patrono degli innamorati che effettivamente di miracoli ne fanno tanti (quelli dell’amore…ovviamente) ma non tutto va per il verso giusto, troppe volte, tanto che l’amore appare ai più come un’araba fenicia, un sogno adolescenziale da abbandonare sconfitti, per dedicarsi a scelte realistiche lontane dal sogno dell’amore che viene relegato alle canzoni di Cocciante, Mia Martini, Tenco che notoriamente con l’allegria e la felicità avevano un rapporto conflittuale.
La partita dell’amore assume ripeto, troppo spesso connotazioni tragiche, sede per eccellenza della grande forza che si trasmuta malamente nella grande debolezza.
Il grande amore è libero costa poco o niente e dà molto, quasi tutto quello che si sogna e come raccontano i grandi Maestri, non si compra. Vale per l’amore quello che i grandi poeti e cantautori del sessantotto cantarono nel tempo della grande rivoluzione culturale che ha cambiato l’Occidente… Ah! l’amore… l’amore.
Sull’amore perduto si intrattenne in una grande canzone Fabrizio De André ligure come Luigi Tenco che ci insegnò come l’eterno ritorno nicciano si applichi anche all’amore che è tra i principi primi della Natura umana.
Mentre festeggiamo san Valentino un pensiero va ai grandi maestri delle emozioni da Sigmund Freud a Wilelm Reich padre ultimo della Rivoluzione Sessuale che ha reso possibile la lunga transizione in corso verso la libertà e l’emancipazione di uomini e donne dalle catene della morale-immorale.
Un’occasione per ricordare Emilio Del Giudice scienziato a 360 gradi scomparso di recente che nelle sue peregrinazioni di pensiero aveva sempre avuto un occhio di riguardo per il grande scienziato austriaco morto in una prigione federale nel ’57.
Dalla Fusione Fredda di Martin Fleischmann, alla Memoria dell’acqua di Benveniste, Emilio con Giuliano Preparata, Giuseppe Vitiello, Luc Montagnier e molti altri ha contribuito in modo decisivo a presidiare le frontiere avanzate della ricerca moderna.
Al suo contributo alla scienza sarà dedicata la prossima giornata di Coherence2014 che si terrà a Roma il 28 aprile.
In questa giornata di sole sulla Penisola festeggiamo la festa dell’Amore che è bene che si estenda all’Amore per la verità e per il Paese che ha bisogno di quelle attenzioni amorose autentiche per riportarlo con tutti gli italiani all’antico splendore che può e deve tornare in quella che fu una delle culle della Civiltà e della modernità.