Piani d’emergenza, il 23% dei Comuni ancora sprovvisto

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L’Associazione ha inviato 208 diffide ai Comuni di 15 Regioni senza Piano. Gli Enti locali hanno novanta giorni di tempo per adeguarsi alla normativa. La Campania risulta ancora oggi l’unica regione a non aver comunicato la lista nominativa dei Comuni in regola e di quelli non in regola, e alla quale Cittadinanzattiva ha pertanto inviato un’istanza di accesso civico per la trasparenza

Si chiude con le diffide inviate a 33 Comuni della Calabria e 24 della Lombardia la prima fase di azioni di tutela collettiva condotte da Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna #divanodemergenza (www.divanodemergenza.org), per sollecitare i Comuni che ancora non l’hanno fatto (circa il 23%) a dotarsi del Piano comunale di emergenza, come previsto dalla legge 100/2012.
In totale l’associazione ha inviato 208 diffide ad altrettanti Comuni di 15 Regioni; escluse quelle in regola con i Piani, ossia Friuli Venezia Giulia, Molise, Valle d’Aosta. Caso particolare quello della Campania che risulta ancora oggi l’unica a non aver comunicato la lista nominativa dei Comuni in regola e di quelli non in regola, e alla quale Cittadinanzattiva ha pertanto inviato un’istanza di accesso civico per la trasparenza.

Con la campagna #divanodemergenza, Cittadinanzattiva vuole informare la popolazione sulla sicurezza del territorio e invitare tutti i Comuni a dotarsi di un Piano di Emergenza comunale, ovvero uno strumento per gestire un’emergenza di protezione civile. Il Piano contiene la descrizione dei rischi presenti sul territorio e le azioni previste dal Comune nelle diverse emergenze: prima, durante e dopo.
I cittadini possono partecipare alla campagna condividendo, su Instagram e Twitter con #divanodemergenza, una foto del proprio divano con sopra gli oggetti che porterebbero con sé se dovessero fuggire da casa in due minuti. Tutte le foto ad oggi condivise sono visibili sul sito www.divanodemergenza.org.

Comuni diffidati in Calabria: provincia di Catanzaro: Curinga, Jacurso, Maida, Platania, San Pietro a Maida; provincia di Cosenza: Castiglione Cosentino, Diamante, Paterno Calabro, Pedace, Rose, Rovito, San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila; provincia di Crotone: Caccuri, Carfizzi, Crotone, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Roccabernarda, Savelli, Scandale, Strongoli; provincia di Reggio Calabria: Cittanova, Fiumara, Gioiosa Ionica, Oppido Mamertina, Polistena, Roccella Jonica, Villa San Giovanni; provincia di Vibo Valentia: Nicotera, Pizzo, Pizzoni, Vallelonga.
Comuni diffidati in Lombardia: Provincia di Bergamo: Gorle, Montello, Pumenengo; Provincia di Brescia: Adro, Barbariga, Longhena; Provincia di Como: Appiano Gentile, Luisago, Turate; Provincia di Lecco: Molteno; Provincia di Mantova: Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, San Giovanni del Dosso; Provincia di Milano: Arconate, Arluno, Bareggio, Ossona, Trezzano sul naviglio; Provincia di Pavia: Alagna, Semiana, Volpara; Provincia di Varese: Barasso e Luvinate.

Sul sito www.cittadinanzattiva.it l’elenco di tutti i Comuni diffidati.

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