La nuova frontiera del recupero del calore

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Fra le opportunità emergenti c’è la crescita dei sistemi di recupero del calore di scarto industriale. Anche l’utilizzo di tecnologie esistenti come i generatori termoelettrici aumenterà. La conversione del calore di scarto in energia sarà l’opzione preferita in futuro, inoltre, le innovazioni nei sistemi di recupero del calore di scarto daranno enfasi al recupero del calore di scarto a bassa temperatura

Le tre opzioni più comuni per la gestione del calore di scarto industriale sono: il riciclo all’interno dello stesso sistema di riscaldamento, il recupero del calore di scarto per utilizzarlo in altri sistemi all’interno dello stesso impianto e la conversione del calore di scarto in energia.

Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata «Innovations in Industrial Waste Heat Management», rileva che, dei tre processi, la conversione del calore di scarto in energia sarà l’opzione preferita in futuro. Inoltre, le innovazioni nei sistemi di recupero del calore di scarto daranno enfasi al recupero del calore di scarto a bassa temperatura.

«Si prevede che i generatori termoelettrici saranno il sistema più richiesto per il recupero del calore di scarto, sebbene serva ancora molta ricerca prima che sia possibile l’adozione su vasta scala – afferma Lekshmy Ravi, analista di Frost & Sullivan -. Anche la forte crescita dei generatori termoelettrici darà slancio all’utilizzo del calore di scarto a bassa temperatura».

L’ambito di applicazione per il recupero del calore di scarto industriale è immenso a livello globale, ed è particolarmente promettente nella regione Asia-Pacifico, che è un importante polo produttivo. Le industrie di produzione del cemento e del vetro potrebbero essere tra i primi nell’adozione.

L’elevato investimento di capitale, il lungo periodo di recupero dell’investimento, la manutenzione e i requisiti di sicurezza sono alcune delle sfide che limitano l’implementazione delle tecnologie di recupero del calore di scarto industriale. Da un punto di vista operativo, i requisiti di temperatura, la composizione chimica e le incrostazioni biologiche (o fouling) ne rallentano la commercializzazione.

Convincere le industrie dei benefici della gestione del calore di scarto avrà un’importanza cruciale. Anche il sostegno delle politiche governative e gli incentivi contribuiranno alla diffusione dei sistemi di recupero del calore di scarto.

«È probabile che i settori contraddistinti da un elevato consumo energetico, che dispongono di soluzioni personalizzate prontamente disponibili, faranno ampio uso della gestione del calore di scarto – osserva Ravi -. Gli altri settori inizialmente adotteranno tecnologie che richiedono un capitale ridotto e che hanno un periodo di recupero dell’investimento breve, come primo passo verso l’adozione di sistemi di recupero del calore di scarto».

Lo studio «Innovations in Industrial Waste Heat Management», parte del programma Technical Insights, analizza le attuali pratiche di gestione del calore di scarto industriale, e i fattori che fungono da acceleratori tecnologici e di business in questo settore. Il servizio di ricerca fornisce inoltre dati sull’adozione a livello regionale e le tendenze nel recupero del calore di scarto. Inoltre, questo studio contiene un’analisi tecnologica dettagliata e le tendenze del settore, valutate in seguito ad esaurienti colloqui con gli operatori del mercato. Technical Insights di Frost & Sullivan è un servizio internazionale di analisi tecnologica che fornisce una vasta gamma di avvisi sulle ultime notizie tecniche, newsletter e servizi di ricerca.