Per il clima alberi in 32 aree

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Parchi per Kyoto, Federparchi, Legambiente, Kyoto Club insieme per riflettere sui progetti di piantagione realizzati negli ultimi anni nei Parchi regionali, nazionali e internazionali e nelle aree urbane di centinaia di migliaia di alberi

Si è svolto oggi a Roma il Convegno «Biodiversità e foreste: il contributo di Parchi per Kyoto» per fare il punto sulle iniziative concrete messe in campo dall’Italia volte alla tutela dell’ambiente e al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto e per rinnovare anche l’impegno per il 2011, dichiarato dall’Onu Anno Internazionale delle Foreste.

Dopo i saluti di Aurelio Lo Fazio, Assessore alle Politiche dell’Agricoltura della Provincia di Roma e le relazioni di Bartolomeo Schirone, docente presso l’Università della Tuscia e di Sergio Andreis, Direttore del Kyoto Club, hanno partecipato alla tavola rotonda, moderati da Arturo Diaconale, Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi, Rossella Muroni, Direttore Generale Legambiente, Enzo Valbonesi, Responsabile del Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione Emilia Romagna, Marina Marinelli, Primo Dirigente del Capo del Corpo Forestale dello Stato, Enrico Pompei, Vice Questore Aggiunto del Capo del Corpo Forestale dello Stato e Renata Briano, Assessore all’Ambiente della Regione Liguria.

Il Comitato Parchi per Kyoto, creato nel 2007 dalla collaborazione tra Federparchi, Kyoto Club e Legambiente, ha fornito negli ultimi due anni un contributo importante alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente soprattutto in termini di individuazione, all’interno di parchi regionali, nazionali ed internazionali, urbani e periurbani, di aree idonee ad ospitare interventi di forestazione come contributo all’attuazione del Protocollo di Kyoto.

Parchi per Kyoto ha creato anche un Codice Etico per i progetti di forestazione in cui sono contenuti i principi base e le regole specifiche per assicurare una corretta realizzazione degli interventi di forestazione e la rendicontazione dei crediti di assorbimento delle emissioni di CO2 in modo da garantire che gli interventi siano reali, permanenti e sostenibili. Il Codice è, inoltre, un mezzo per assicurare che le informazioni riguardo i piani di forestazione siano gestite in modo trasparente, aiutando coloro che hanno interesse nella realizzazione dell’intervento a valutare i progetti.

Gli interventi di forestazione realizzati da Parchi per Kyoto consistono nella piantagione di specie autoctone nel pieno rispetto dei criteri di conservazione della biodiversità e contro il degrado del territorio. Fino ad oggi sono state coinvolte 31 aree tra parchi nazionali e regionali e riserve naturali in tutto il territorio nazionale, dal Piemonte alla Sicilia passando per Toscana e Lazio, e 4 parchi internazionali, nel Centro America, in America Latina e in Africa.

Tra gli esempi di progetti di forestazione realizzati da Parchi per Kyoto c’è l’intervento nell’Area protetta del Plemmirio, nel Comune di Siracusa, in collaborazione con Lottomatica. Sono state messe a dimora 3.750 piante appartenenti a specie arbustive tipiche delle formazioni a macchia mediterranea per ripristinare un livello di copertura vegetale in linea con formazioni non interessate da eventi di disturbo, come gli incendi. Tra le specie autoctone piantumate: la palma nana, il mirto comune e l’olivastro.

Nel Comune di Argenta, nel Parco Regionale del Po Emilia-Romagna è stato realizzato un intervento di formazioni forestali in aree ex agricole con lo scopo di aumentare il patrimonio naturale del territorio. Sono state messe a dimora 2.000 piante tra essenze arboree e arbustiva tra cui il frassino meridionale, la farnia, l’ontano nero, il pioppo bianco e il salice bianco.

L’ultima, in ordine di tempo, la forestazione della Riserva naturale provinciale di Diaccia-Botrona, in Provincia di Grosseto. Al termine di due anni di lavoro, sono stati infatti da poco piantati simbolicamente gli ultimi dieci alberi appartenenti al progetto di rinaturalizzazione, che ha previsto la piantagione di 3.000 piante in un’area di circa 2,2 ettari. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il progetto Saloni Nature de L’Oréal Professionnel, che ha coinvolto finora più di 200 parrucchieri presenti su tutto il territorio italiano, che hanno intrapreso un percorso ecosostenibile basato sulla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

«Il convegno di oggi – ha dichiarato Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi – è stato molto importante per porre di nuovo l’attenzione sulle iniziative e gli interventi di forestazione realizzati in Italia da Parchi per Kyoto per sensibilizzare l’opinione pubblica e anche le autorità politiche sulla difesa delle aree protette e dei Parchi naturali, siano essi nazionali, regionali, provinciali o internazionali. Il patrimonio naturale va salvaguardato e tutelato dal degrado e dallo stato di abbandono in cui spesso versa. Bisogna, inoltre riconoscere ai parchi naturali il valore economico rispetto all’importante attività di contenimento delle emissioni di CO2 svolto anche dalle foreste conservate. I progetti Parchi per Kyoto sono importanti, oltre che per l’opera di forestazione in senso generale, anche per la scelta di piantumare specie autoctone per la conservazione della biodiversità, proprio nel 2010 che è l’Anno Mondiale della Biodiversità».

«Parchi per Kyoto ha ribadito oggi – ha detto Sergio Andreis, Direttore del Kyoto Club – l’impegno di tutti noi nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto e ridurre le emissioni di CO2. Parchi per Kyoto porta avanti, da anni, questa iniziativa, offre una nuova chance alle aree protette e con i suoi progetti contribuisce a migliorare la biodiversità nel nostro Paese. I casi riportati sono solamente alcuni esempi di forestazione realizzati in collaborazione con aziende che si sono messe in gioco per l’ambiente. Speriamo che nel 2011 ce ne siano tante altre che seguano questo esempio per la tutela del clima del pianeta».

«L’impegno di Legambiente nel Comitato Parchi per Kyoto – ha sottolineato Rossella Muroni, Direttore Generale di Legambiente – vuole rappresentare un significativo contributo rispetto alle politiche di riduzione delle emissioni di CO2. L’Italia deve necessariamente mettersi al passo con gli altri paesi europei per non mancare gli obiettivi del pacchetto clima-energia fissati per il 2020 (ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili). Per il raggiungimento degli obiettivi fondamentale è il ruolo delle aree protette italiane, che devono ritrovare il ruolo di protagonisti nonostante la difficile situazione economica in cui versano».

(Fonte Extracomunicazione)