Sembrerebbe infatti quasi una burla visto che il sistema non funziona. E ricordiamo che le sanzioni amministrative pecuniarie vanno da un minimo di duemilaseicento euro ad un massimo di 93mila euro. E c’è sempre il Mud che doveva essere abolito con il Sistri
Ricordiamo le imminenti scadenze ambientali.
Attenti al 1° aprile, entra in vigore la proroga del Sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), per cui da quel giorno potranno essere sanzionati quelli che non sono iscritti o non hanno versato i contributi per l’anno in corso.
Contribuire a finanziare un servizio che non funziona è proprio degno della data di adozione del provvedimento. Ricordiamo che le sanzioni amministrative pecuniarie vanno da un minimo di duemilaseicento euro ad un massimo di 93mila euro e all’accertamento dell’omissione del pagamento consegue obbligatoriamente la sospensione immediata del servizio che, giusto per la cronaca, non sarà sanzionabile, per il suo utilizzo telematico, sino al 1° gennaio 2016, termine ultimo per l’applicazione del «doppio binario» che consiste nell’utilizzo contestuale del Sistri e del tracciamento tradizionale cartaceo costituito dal Formulario di identificazione rifiuto (Fir) e dal Registro di carico scarico rifiuti.
Il 2 aprile entra in vigore il D. Lgs 28/15 che prevede una tiratina di orecchie per chi inquina.
E per concludere il mese di aprile ricordiamo che il 30 aprile ricorre l’invio del Modello Unico di dichiarazione ambientale (Mud). Sì, ancora lui ad obbligarci per l’ennesima volta a compiere un burocratico esercizio di verifica dei registri di carico scarico rifiuti. Il Mud che doveva essere definitivamente sostituito dall’entrata in vigore del Sistri e che invece si ripresenta puntuale ogni anno.
In merito all’invio del file, contenente la dichiarazione, lo stesso dovrà essere effettuato tramite il sito http://www.mudtelematico.it/.