Terremoti, ora c’è una mappa in 3D

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Realizzata per la Pianura Padana: coperti circa 6.000 km2 fino a 10 km di profondità. Descritte anche le faglie del terremoto del 2012. Una nuova e moderna generazione di mappe geologico-strutturali in grado di descrivere il sottosuolo in modo completo e per tale motivo utilizzabili da pubbliche amministrazioni ed enti locali come base di conoscenza per le attività di pianificazione e gestione del territorio e delle risorse

Presentata oggi, a Milano, la più completa e moderna mappa geologica del sottosuolo in 3D. L’innovativo modello tridimensionale è stato realizzato nell’ambito del Progetto GeoMol «Assessing subsurface potentials of the Alpine Space Programme», a cui hanno partecipato 14 partner, quasi tutti servizi geologici nazionali e regionali, di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia, guidati dalla Regione Baviera.
Il modello geologico 3D, realizzato da Ispra copre un’area di circa 5.600 km2, si spinge fino a profondità superiori ai 10 km e si basa su 759 linee sismiche (per un totale di quasi 12.000 km di lunghezza) e 136 pozzi profondi (dati messi a disposizione da Eni), oltre che sui vincoli forniti da migliaia di pozzi superficiali. I dati sono stati analizzati ed elaborati in collaborazione tra Ispra, Regione Lombardia, Regione Emilia Romagna e Cnr Igag.

A partire dal modello geologico 3D sono state realizzate 15 mappe della Pianura Padana che descrivono, attraverso curve di livello, l’andamento in profondità dei corpi geologici e la loro estensione areale; sono state, inoltre, mappate più di 130 faglie tra cui le strutture responsabili del terremoto del 2012.
Questa mappatura geologico-strutturale rappresenta la base di conoscenza fondamentale che ha supportato la successiva elaborazione di mappe tematiche relative alle caratteristiche geotermiche (elaborate dalla Regione Emilia Romagna) del sottosuolo padano nonché mappe relative alla caratterizzazione delle faglie attive o che possono generare terremoti di magnitudo elevata (in collaborazione con Ingv).
Uno strumento prezioso per conoscere in modo approfondito un territorio ampio e sensibile, quello della Pianura Padana, per la presenza di attività industriali, di sfruttamento delle risorse del sottosuolo e per il possibile verificarsi di fenomeni naturali anche dannosi per il territorio. Una nuova e moderna generazione di mappe geologico-strutturali in grado di descrivere il sottosuolo in modo completo e per tale motivo utilizzabili da pubbliche amministrazioni ed enti locali come base di conoscenza per le attività di pianificazione e gestione del territorio e delle risorse.

Il Progetto è stato un esempio efficace di collaborazione sia a livello europeo, attraverso la definizione di procedure comuni, sia a livello nazionale, dove i Servizi geologici, nazionale e regionali, hanno collaborato nelle attività mettendo a sistema le diverse competenze tecniche, le conoscenze scientifiche e i dati disponibili, interagendo con Eni, enti di ricerca e amministratori locali.
Le Regioni Emilia Romagna e Lombardia hanno fornito una rilevante conoscenza di base del loro sottosuolo, grazie a studi compiuti in passato per la realizzazione della Carta Geologica d’Italia e per la valutazione delle riserve idriche sotterranee e ad ulteriori studi di tipo stratigrafico condotti per le specifiche finalità del Progetto da Cnr Igag.
Ispra ha messo a disposizione la banca dati dei sondaggi profondi, l’esperienza nel campo dell’analisi dei dati gravimetrici e ha elaborato interamente il modello geologico tridimensionale dell’area pilota italiana.

I risultati del Progetto sono disponibili per tutti gli stakeholder, siano essi amministratori locali, pubbliche amministrazioni, gruppi di ricerca, cittadini, attraverso un visualizzatore di mappe e un navigatore dei modelli 3D, ai quali è possibile accedere tramite l’home page del Progetto; ulteriori notizie qui.