Fra distrazioni tecnologiche e successo dei consumi

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Quelli dei rifiuti sono problemi che abbiamo sottovalutato anche perché sprovvedutamente confortati dalla diffusione di una «filosofia» di vita (sostenuta non dalle risposte ai bisogni, ma dalla promozione dei consumi) che portava disperatamente a credere in un futuro tecnologico che doveva avanzare e che avrebbe trovato soluzioni finali ad ogni tipo di problemi.

Oggi, invece, sono avanzati i consumi ma, di pari passo, non sono avanzate possibili, pur parziali e non solo formali, soluzioni tecnologiche dei loro problemi. Il divario, fra problemi crescenti e relative soluzioni, sembra così destinato ad aumentare. Di fatto, oggi, siamo drammaticamente in balia di meccanismi (dei quali siamo costretti a diventare o accettiamo di diventare vittime) che sfuggono alla nostra comprensione. Meccanismi che ci coinvolgono come sprovveduti giocatori, in gare di consumo, o come conduttori, suggestionati dai profitti che ne possono trarre, tutti comunque insensatamente impegnati in una specie di gioco delle tre carte (rifiuti che sembrano eliminati ma che sono stati solo trasferiti altrove, rifiuti misteriosamente svaniti nel nulla di qualche abisso marino, rifiuti che sono ancora là dove erano ma che sono stati trasformati in qualcos’altro che li rende irriconoscibili, rifiuti resuscitati con certificati di dubbia innocuità … per arrivare fino ai rifiuti cremati ma privi di appropriate «urne» cinerarie).
Oggi, è stata sostanzialmente persa la fiducia assoluta nelle tecnologie non come motore dello sviluppo del profitto (derivante dall’applicazione di sempre nuovo know-how), ma come strumento che avrebbe potuto facilitare la soluzione di problemi esistenziali (quelli, cioè, che frenano sia le relazioni con i fenomeni vitali, sia la partecipazione creativa e sinergica a favore di un progresso umano). Oggi, sembra non ci resti altro che sperare in un vero e proprio benevolo miracolo globale: un miracolo che è però tutto da costruire consapevolmente e responsabilmente, un miracolo che non può essere solo atteso perché avvenga.