Come prevenire le ondate di calore?

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foto di A. Perrini
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Le ondate di calore sono un pericolo naturale pervasivo e, benché non esista una definizione universalmente accettata, sono intese come periodi di tempo insolitamente caldo e secco, o caldo e umido, che hanno una insorgenza acuta, una durata di almeno due o tre giorni, e di norma un impatto percepibile sull’uomo e la natura

L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno elaborato le linee guida con lo scopo di affrontare efficacemente i rischi per la salute derivanti dalle ondate di calore che stanno diventando sempre più frequenti e intense a causa del cambiamento climatico.
Le ondate di calore sono un pericolo naturale pervasivo e, benché non esista una definizione universalmente accettata, sono intese come periodi di tempo insolitamente caldo e secco, o caldo e umido, che hanno una insorgenza acuta, una durata di almeno due o tre giorni, e di norma un impatto percepibile sull’uomo e la natura.
Poiché non vi è un valore universale assoluto, come una data temperatura che definisca ciò che è calore estremo, le ondate di caldo sono relative al clima di uno specifico luogo.
Secondo il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, la lunghezza, la frequenza e l’intensità delle ondate di calore probabilmente aumenteranno nel corso di questo secolo e non impatteranno solo sul piano sanitario, ma anche su infrastrutture come energia, acqua e trasporti.
Le condizioni diurne e notturne sono ugualmente importanti per la comprensione delle conseguenze sulla salute che possono andare da semplici eruzioni cutanee, a forte spossatezza, fino alla morte. A livello individuale, la scarsa termoregolazione è la maggiore responsabile degli effetti del caldo sulla salute.
Altri fattori posso essere caratterizzati da elementi demografici e socio-economici quali l’età, il genere, l’avere malattie preesistenti, il vivere soli, l’essere socialmente isolato e senza casa, il non avere accesso alle informazioni sanitarie, l’essere infermo o soffrire di malattie mentali, ecc.
Secondo gli esperti, i rischi per la salute legati al calore possono essere ridotti attraverso lo sviluppo di efficienti sistemi di allerta che forniscano informazioni meteorologiche e/o previsioni sulla probabilità del verificarsi di ondate di caldo che possano essere utilizzate per avvertire i decisori politici, i servizi sanitari, e i cittadini in modo tale da intervenire tempestivamente.
Ed è proprio per dare risposta a questa esigenza che il ministero della Salute, ha avviato il Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute, sistema che anche quest’anno, come ogni estate, permette di valutare la previsione, sorveglianza e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione.
Un sistema dislocato in 27 città che consente di individuare per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute dei soggetti vulnerabili.
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